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ANTROPOLOGIA, POLITICA, E FILOSOFIA: "SAPERE AUDE!" (I.KANT, 1784).NON SIAMO ALLA FINE DELLA STORIA. Ridisegnare un mondo migliore ...

UNO SCHIAFFO DI LUCIANA CASTELLINA A TUTTA LA FILOSOFIA ITALIANA. Avere il coraggio di continuare a pensare il non ancora pensato. Il suo testo, con una nota - a cura di Federico La Sala

Le donne, gli uomini e la più grande bugia della storia. C’è una bugia storica che non può essere svelata declassificando documenti segreti, come è stato per le Carte del Pentagono o per le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein. A dirla sono le nostre moderne democrazie. (...)
martedì 19 luglio 2011 di Federico La Sala
[...] Dire “ogni cittadino è uguale di fronte alla legge” è una conquista democratica ma anche un inganno. L’astrattezza della norma andrebbe colorata assumendo come metro il bisogno di ognuno, valorizzando la sua diversità e organizzando la vita collettiva in modo da dare uguaglianza concreta alle differenze.
Significherebbe costruire identità relazionali in cui ciascuno, anziché mutilarsi per entrare nella corazza dell’astratto, o rifugiarsi, mortificato, nella sua diversità (...)

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> Avere il coraggio di continuare a pensare il non ancora pensato. ----- Che meraviglia la manifestazione di Siena. Quando? Ora! (di Cinzia Sasso).

domenica 10 luglio 2011

Quando? Ora!

di Cinzia Sasso *

Che meraviglia la manifestazione di Siena. Ti guardi in giro, vedi le facce, i cappelli, le magliette, i sorrisi, e ti chiedi: ma quanto sono belle, le donne? Immaginate la stessa scena riempita da un’altro genere... beh, sarebbe proprio diversa. E però non è solo questione di estetica. Questo è un appuntamento di sostanza: non era facile immaginare che cinque mesi dopo le donne - di tutte le età, professioni, cultura, origine geografica - avessero ancora la forza e la voglia di incontrarsi tutte insieme e di mettere al centro del dibattito politico proprio se stesse.

Era successo il 13 febbraio, ma allora le piazze d’Italia piene di donne potevano sembrare la risposta di istinto a quella gigantesca offesa collettiva che era stata la scoperta - e soprattutto la spiegazione da parte dei protagonisti - delle notti di Arcore. Il guerriero stanco aveva spiegato che era suo diritto rilassarsi così, con ragazze a cachet. Chiarendo due radicati concetti: che il guerriero è il maschio e che le donne quello sono capaci a fare. Era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, è chiaro: perché alle spalle avevamo la scelta di una classe dirigente femminile fatta con questi criteri e la mancanza assoluta di una idea del mondo più vicina alle donne e dunque alla vita e alla realtà.

Non so se sia bastato riempire le piazze e gridare collettivamente ”non ne possiamo più”; certo in questi cinque mesi molte cose sono cambiate. Oggi le giunte delle più importanti città che hanno rinnovato la loro amministrazione - da Milano a Cagliari - vedono uomini e donne, assessori e assessore, ugualmente divisi. E se non tutti hanno la lucidità di decidere in autonomia questo mix di genere, oggi c’è pure una legge che ti costringe: legge imperfetta, quella delle quote nei cda, ma comunque per l’Italia un passo avanti radicale come una rivoluzione.

Siena, oggi, è dunque una griglia di partenza avanzata. Forse davvero il momento di svolta. Il luogo dove alla domanda “quando?” è possibile rispondere “ora”. Buon lavoro, ragazze. Il futuro è nelle nostre mani: noi lo sappiamo, ma adesso lo spieghermo anche a tutti gli altri.

* la Repubblica - Blog di Cinzia Sasso: WWWOMEN

http://sasso.blogautore.repubblica.it/2011/07/09/quando-ora/?ref=HREC1-2


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