Parma, la sentenza del processo per la morte del piccolo Onofri
Commossi i genitori, gli avvocati e i pm. Applausi dal pubblico
Tommy, l’ergastolo ad Alessi
Trent’anni ad Antonella Conserva
La madre della piccola vittima: "Me lo dovevano" *
PARMA - Carcere a vita per l’assassino del piccolo Tommy, 30 anni per la sua ex compagna. Queste le condanne decise dalla Corte d’Assise di Parma nei confronti di Mario Alessi - per il rapimento e la morte di Tommaso Onofri, avvenuto il 2 marzo del 2006 - e di Antonella Conserva, la sua ex convivente. Sono state quindi accolte in pieno le richieste della pubblica accusa. "Me lo dovevano", è stato il primo commento di Paola Pellinghelli, la mamma del bambino. "Una sentenza esemplare", ha aggiunto. "Mi sento vuota, ma molto sollevata". Il padre, Paolo Onofri, ha detto: "Il mio primo pensiero è stato che ho sentito quello che volevo sentire".
La sentenza è stata accolta con commozione in aula, tra gli applausi del pubblico. Avevano le lacrime agli occhi i genitori di Tommaso, mentre abbracciavano i loro avvocati. Anche il pm Lucia Musti era emozionata. "Potevamo vincere solo così. Se avessero dato alla Conserva 29 anni invece di 30 l’avrei considerata una sconfitta", ha detto.
La sentenza è arrivata dopo circa cinque ore di camera di consiglio. Oltre alla massima pena, Alessi ha avuto l’isolamento diurno per due anni. I giudici hanno anche deciso di togliergli la patria potestà sul figlio che ha avuto con Antonella Conserva. Per la donna, invece, la patria potestà è sospesa per tutti gli anni della reclusione e le sono stati concessi tre anni di libertà vigilata. Entrambi gli imputati sono inoltre tenuti a pagare in solido le spese processuali, oltre ai risarcimenti alle parti civili che ammontano a 300 mila euro per ciascun componente della famiglia Onofri. Agli zii del piccolo, Cesare Fontanesi e Patrizia Pellinghelli, andranno 100 mila euro ognuno.
La sentenza è arrivata al termine di una giornata drammatica, segnata dalle dichiarazioni degli imputati. "Io ho partecipato al rapimento, ma sulla morte di Tommaso Onofri mi sento la coscienza pulita", ha detto stamattina Mario Alessi. "Alla signora Paola chiedo scusa e perdono...", ha aggiunto il muratore siciliano. Parole a cui la signora Onofri non ha voluto rispondere. Dura e arrabbiata, invece, è stata la reazione del padre del bambino. "Tommy è un nome che non si deve permettere di far uscire da quella fogna che si ritrova al posto della bocca", si è indignato Paolo Onofri. "Le dichiarazioni di Alessi e Conserva magari avranno disgustato qualcuno", ha concluso il pm Lucia Musti.
Antonella Conserva era in aula durante la lettura della sentenza, mentre Mario Alessi se ne era andato a metà mattinata dopo l’inizio della camera di consiglio. Ora i due imputati si preparano all’appello.
* la Repubblica, 28 maggio 2008