Un «terzetto stellare» d’eccezione, composto da due nane bianche e da una stella di neutroni molto densa, potrà costituire un laboratorio unico per la fisica e un banco di prova per testare la teoria della relatività generale di Albert Einstein (foto ).
Descritto sulla rivista Nature, il trio di stelle è stato scoperto dal gruppo coordinato da Scott Ransom dell’Osservatorio nazionale di radioastronomia degli Stati Uniti, a Charlottesville. Le tre stelle, situate a circa 4.200 anni luce dalla Terra, si trovano in uno spazio più piccolo dell’orbita terrestre intorno al Sole.
La stella di neutroni è una pulsar che ruota velocemente su se stessa ed emette fasci di onde radio a intervalli regolari. Tali astri sono usati come strumenti di precisione per lo studio di molti fenomeni, comprese le sfuggenti onde gravitazionali, distorsioni nello spazio-tempo causate da eventi violenti come esplosioni di gigantesche stelle.
La pulsar gira su se stessa 366 volte al secondo e ruota molto vicina a una nana bianca e a una seconda un po’ più distante. «Le perturbazioni gravitazionali inflitte a ogni membro di questo sistema da parte degli altri sono incredibilmente forti» ha detto Ransom. «La pulsar è uno strumento per misurare tali perturbazioni».
Studiando il sistema con telescopi spaziali e radiotelescopi basati a Terra, è stato possibile registrare l’orario di arrivo degli impulsi radio della pulsar. Queste misure hanno permesso di calcolare la geometria del sistema e le masse delle stelle con una precisione senza precedenti. È stato scoperto che le orbite degli oggetti sono complanari, ossia quasi sullo stesso piano, e quasi circolari. Indicando così un passato evolutivo complesso.
* Corriere della Sera, 06.01.2014