ANTROPOLOGIA, ANDROCENTRISMO, COSMOLOGIA, FILOSOFIA E FILOLOGIA *
Universo: ecco perché non ha un “centro”
Quello che sappiamo è che l’universo si espande. Ma dentro cosa si espande? Ed esiste un centro di questa espansione? Ce lo spiega il professor Amedeo Balbi dell’Università di Tor Vergata di Roma.
di Valerio Novara ("Passione Astronomia", Aprile 23, 2022
Una delle cose che sappiamo con certezza è che l’universo si espande. Lo abbiamo capito quasi un secolo fa grazie alle osservazioni dell’astronomo americano Edwin Hubble. Egli scoprì che le galassie si allontanavano dalla nostra con velocità proporzionale alla loro distanza dalla Via Lattea. Questo non significa che ci sia qualcosa di speciale nella nostra posizione nell’universo: la distanza fra due galassie qualunque cresce con il passare del tempo. Il perché ce lo dice la relatività di Einstein, che presuppone che lo spazio non sia statico, ma che possa deformarsi, dilatarsi e curvarsi. Una delle domande che ci fate più spesso nei commenti è: dentro cosa si espande l’universo? Ed esiste un centro di questa espansione? Cerchiamo di capirlo insieme al professor Amedeo Balbi dell’Università di Tor Vergata di Roma.
Partiamo dal presupposto che l’universo non si espande dentro qualcosa, perché l’universo stesso è tutto quello che c’è. Non esiste uno spazio esterno in cui avviene l’espansione. La ragione per cui molti si pongono questa domanda è che visualizzano l’espansione in maniera sbagliata, come se le galassie fossero state scagliate via dall’esplosione del Big Bang. In realtà le cose non stanno così, perché è lo spazio che si dilata, le galassie sono ferme nello spazio ma vengono trascinate via dall’espansione. Questo avviene nello stesso modo in tutto lo spazio. Immaginate la pasta di un panettone che lievita e gli acini di uva passa che stanno all’interno della pasta che si allontanano l’uno dall’altro con il passare del tempo. Stanno fermi, è la pasta che lievita e che li fa allontanare.
Bene, se visualizzate le cose in questo modo non solo capite che non dobbiamo immaginare qualcosa all’interno di cui avviene l’espansione, ma che non c’è neanche un centro dell’espansione. Ogni punto dell’universo è equivalente a tutti gli altri. Se osservassimo le cose da un’altra galassia, vedremo le altre galassie allontanarsi da noi esattamente come avviene dal nostro punto di vista. Quindi non ci sono posizioni privilegiate nell’universo e non c’è un centro dell’espansione. L’espansione avviene esattamente nello stesso modo in tutto lo spazio.
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"DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO, TOLEMAICO E COPERNICANO" (GALILEO GALILEI, 1632): iN PRINCIPIO ERA IL LOGOS...
L’Universo non solo non ha un "centro", ma non ha nemmeno una "periferia"! La questione è mal posta (e trascina nella dinamica della "dialettica trascendentale" e nella logica antinomica del Mentitore: se non si sa col-legare "la filosofia seconda" (fisica matematica) con la "filosofia prima" (teologia-antropologia), non si riesce a capire nulla né di Dio ("Ecce Homo": "Homo Homini Deus est"), né del Cosmo, né dell’Uomo ("Anthropos", dell’uomo e della donna) e si resta nella "cosmoteandria" tragica della tradizione platonica e della "caduta" biblica.
Federico La Sala