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EVANGELO, COSTITUZIONE, E CORAGGIO DI SERVIRSI DELLA PROPRIA FACOLTA’ DI GIUDIZIO. Per un cristianesimo di cittadine-adulte e di cittadini-adulti ....

A TODI, AL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI CATTOLICHE. Una memoria - di Federico La Sala

don Primo Mazzolari era solito dire che rimettersi totalmente, ciecamente a un uomo, per autorevole che fosse, era come dimettersi da uomo. E agli uomini della sua parrocchia puntualmente ricordava: "Quando entrate in chiesa vi togliete il cappello, non la testa" (don Angelo Casati)
giovedì 20 ottobre 2011 di Federico La Sala
[...] Nonostante tante sollecitazioni a sciogliere i nodi e chiarirsi le idee da ogni parte - dentro e fuori le istituzioni cattoliche, c’è ancora molta confusione nel cielo del partito ’cattolico’ italiano: non hanno affatto ben capito né la unità-distinzione tra la “Bibbia civile” e la “Bibbia religiosa”, né tantomeno la radicale differenza che corre tra “Dio” [Amore - Charitas] e “Mammona” [Caro-Prezzo - Caritas] o, che è lo stesso, tra la (...)

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> A TODI ... Lettera aperta di Pietro Barcellona, Paolo Sorbi, Mario Tronti, Giuseppe Vacca ---- La sinistra di Papa Ratzinger (di Furio Colombo).

domenica 13 novembre 2011

La sinistra di papa Ratzinger

risponde Furio Colombo

-  Caro Colombo,
-  che cosa pensi dei marxisti che si sono schierati con Ratzinger teologo e docente della verità unica e rivelata e nemico assoluto del relativismo?
-  Severino

PENSO che la solitudine sia uno dei problemi più gravi della nostra epoca, non tanto e non solo nella vita di tutti giorni ma, in particolare, dentro ogni schieramento o gruppo detto, per una ragione o per l’altra, “di sinistra”. Mi pare di capire che coloro che si sentono o si dichiarano ancora “marxisti” siano ancora più soli. E poiché il marxismo, di cui non puoi parlare più con nessuno, non era una filosofia della discussione, ma la definizione di principi ritenuti scientifici, dunque ovviamente predicati per essere creduti, non per aprire il dibattito, si può capire il percorso. Questo potrebbe essere un modo un po’ banale, ma utile, per spiegare i pensatori marxisti e ratzingeriani.

Però le persone in questione - Barcellona, Tronti, Sorbi e Vacca - non sono seconda fila e non si possono immaginare come parte di un pacchetto di viaggio in gruppo. Detto questo, il problema è di più difficile, non di più facile soluzione. Infatti, niente è più assoluto dell’assolutismo di Ratzinger. Nel suo insegnamento non c’è spazio per la minima flessione di principi rigidi e al di sopra di ogni negoziazione. Al punto che tutti devono credere e obbedire e far diventare legge dello Stato o proibizione assoluta il suo insegnamento (di Ratzinger, non della Chiesa, o almeno non della storia della Chiesa) oppure sono fuori.

Ecco, credo che il timore di questo “fuori” e, più ancora, il senso di solitudine che si respira in aree che furono di sinistra, siano la grande spinta, più caratteriale che teologica, verso l’affollato vascello del Papa. Certo, molti si imbarcano solo per convenienza. Qui credo che la parola giusta, dopo tanto gelo nel “day after” del post-marxismo, sia consolazione. La consolazione, comprensibile e umana, di essere parte, con qualcuno, di qualcosa. Era da tanto tempo che un marxista non poteva concedersi questa consolazione. Così tanto che si può spiegare (o almeno capire) l’inspiegabile.

* il Fatto, 13.11.2011


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