Purtroppo i social networks hanno creato dei mostri, e cose del genere, come molte altre, sono semplicemente conseguenza di un appiattimento culturale ed un esaltazione del proprio io. La cattiveria, come quella che è emersa nei vostri confronti è figlia di una digitalizzazione di pensiero, su facebook la gente scrive per come parla, parla per come pensa, pensa per quel che è. Affiancandovi la mia solidarietà per quanto riguarda gli attacchi personali e allontanandomi dalle accuse che avete ricevuto, vorrei dire, se posso, che in quel leggo in questa pagina c’è un po troppo di auto celebrazione di voi stessi (Saviano è diverso molto in questo), e questa secondo me è tra quelle cose che attira, più di ogni altra, l’odio e l’antipatia da parte della gente, e poiché ritengo "la causa" una causa nobile non mi pare giusto che per motivo di un antipatia provocata, naturalmente, dal vostro auto-referenziarsi possa "LA CAUSA" essere anch’essa sminuita. Invito tutti, voi scrittori in primis, a scendere con i piedi per terra evitando celebrazioni e referenze di merito su se stessi e discuterne. Pregerei che questo mio intervento non venga confuso con un attacco. Come detto prima mi dissocio, ed avete tutta la mia solidarietà, però inviterei voi scrittori ad una riflessione profonda per evitare queste note autoreferenziali che fanno nascere antipatie dannose soprattutto alla vostra causa, alla nostra causa, alla causa della nostra terra.
Riflettete, con affetto.