SACRAMENTUM CARITATIS O SACRAMENTUM CHARITATIS?!: CHARISTIA O CARISTIA E CARESTIA?! PER MOLTI, NON PER TUTTI ... (fls)
Tutto è racchiuso nell’Eucaristia
a cura di Sabatino Majorano (Avvenire, 16.06.2013)
Compimento dell’iniziazione cristiana, l’Eucaristia costituisce, per tutta la vita della Chiesa e di ogni suo membro, la fonte e il culmine. La sua centralità è uno dei tratti più significativi del rinnovamento liturgico voluto dal Vaticano II.
Per evidenziarla il Catechismo fa sue le parole della Lumen gentium: l’Eucaristia è «fonte e apice di tutta la vita cristiana»; e di Presbyterorum ordinis: «Nella Santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua» (Catechismo 1324).
Istituita dal Cristo nell’ultima cena e affidata alla Chiesa perché l’attui lungo i secoli, l’Eucaristia è il memoriale della sua morte e risurrezione: «Sacramento di pietà, segno di unità, vincolo di carità, convito pasquale, nel quale si riceve Cristo, l’anima viene ricolmata di grazia e viene dato il pegno della gloria futura» (Sacrosanctum Concilium, 47).
È per eccellenza «mistero della fede», come proclama il sacerdote dopo aver pronunziato le parole della consacrazione sul pane e sul vino. È impossibile non restare stupiti «di fronte alla conversione sostanziale del pane e del vino nel corpo e nel sangue del Signore Gesù, una realtà che supera ogni comprensione umana» (Sacramentum caritatis, 6). La ragione, che pure deve cercare di comprendere, lascia il posto alla fede e al grazie ammirato.
Nell’Eucaristia la Chiesa trova «il compendio e la somma» della sua fede. Il Catechismo lo ricorda con le parole di sant’Ireneo: «Il nostro modo di pensare è conforme all’Eucaristia, e l’Eucaristia, a sua volta, si accorda con il nostro modo di pensare» (Catechismo, 1327). È grazie ad essa che, nonostante le nostre incoerenze e i nostri limiti, cresciamo nella vita nuova.
L’Eucaristia è anche il sacramento della carità per eccellenza: essendo «il dono che Gesù Cristo fa di se stesso, rivelandoci l’amore infinito di Dio per ogni uomo», in essa «si manifesta l’amore "più grande", quello che spinge a "dare la vita per i propri amici" (Gv 15,13)... Gesù nel Sacramento eucaristico continua ad amarci "fino alla fine", fino al dono del suo corpo e del suo sangue» (Sacramentum caritatis, 1).