Ho letto alcuni giorni fa un articolo di Emiliano Morrone sul fattoquotidiano.it a proposito della sentenza emessa del Tribunale di Milano che ha condannato, a conclusione del processo Valle-Lampada, il giudice Vincenzo Giuseppe Giglio alla pena di 4 anni e 7 mesi e il consigliere regionale calabrese del Pdl Francesco Morelli a 8 anni e 4 mesi. Morrone, riflettendo sulla vicenda, esprime severe considerazioni circa la responsabilità, non diretta naturalmente, ma morale, dei cittadini (...)

In Morrone la Retorica batte Logica 1 a 0. Infatti non si capisce il senso Logico della sua invettiva, quando prima punta il dito contro il popolo bue che vota Morelli e gli altri politici legati alla mafia (non solo Reggio, ma anche il comune di Melito Porto Salvo è stato sospeso giorni fa, ed il sindaco PD arrestato perché "espressione diretta - non contiguità - della cosca Iamonte), e poi quando in lista si trova Rosanna Scopelliti, eleva alti lai. Non so, e non mi interessa, cercare di decodificare questo tortuoso percorso retorico di Morrone, altrimenti rischierei di essere offensivo nei suoi confronti, e questo non mi va. Rivendico con orgoglio la mia differenza. Mi limito a dire che se lui prima stimava Rosanna, e tutto il mondo che Rosanna rappresenta, ed ora la disprezza, o sbagliava prima, o sbaglia adesso. La gente questo lo capisce, al di là di tutti gli arzigogoli retorici usati da chi deve nascondere la logica, o la verità.