Napolitano: “L’Italia non è allo sbando” “Non c’è contagio, non avendo malattie
«l’Italia non è senza Governo. Monti è in carica e rappresenterà l’Italia al Consiglio europeo di metà marzo prendendosi tutte le responsabilità” E su Steinbruck: “Serve rispetto” *
«Non c’è un’Italia allo sbando e non vedo la possibilità di un contagio perché noi non abbiamo preso nessuna malattia». Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine dell’incontro con il presidente tedesco Joachim Gauck.
Napolitano ha inoltre ricordato che «l’Italia non è senza Governo in questo momento. L’attuale Governo è in carica fino al giuramento del nuovo e il Governo Monti rappresenterà l’Italia al Consiglio europeo di metà marzo prendendosi tutte le responsabilità necessarie, anche consultando le forze politiche uscite dalle elezioni».
Iin conferenza stampa a Berlino dopo l’incontro con il presidente federale tedesco Joachim Gauck il presidente della Repubblica ha spiegato ch e «Non vedo alcun rischio di contagio: per esserci un contagio deve esserci una malattia e noi non abbiamo preso nessuna malattia. C’è da gestire un risultato elettorale complicato, c’è stata frammentazione e contrapposizione, ma non può accadere che per avere un risultato che ci lasci più tranquilli si faccia un accordo a tavolino sul risultato». E ha aggiunto:«Si è espresso liberamente il popolo, questa è la legge della democrazia, dobbiamo confrontarci rispettando la volontà degli elettori»
«Ci sono degli adempimenti da rispettare» come la verifica degli eletti, la nomina dei presidenti delle Camere e la composizione dei gruppi parlamentari: «Quindi non vedo quale sia la possibilità di una accelerazione». Così Napolitano ha risposto ai giornalisti su una eventuale accelerazione della formazione del governo.
Tornando sull’episodio di ieri che lo ha costretto ad annullare un incontro con il candidato premier della Spd, Peer Steinbruck, che aveva detto «In Italia sono stati eletti due clown», Napolitano ha detto che «Ognuno è libero di pensare dentro di sé quello che vuole, ma quando si parla di cose che riguardano libere elezioni di un paese amico, bisogna essere molto ponderati nei giudizi e non deve mai venire meno una regola di discrezione e rispetto». . «È stato uno spiacevole imprevisto», ha aggiunto Napolitano.
Al termine dell’incontro, Napolitano ha ricordato che «L’Italia non potrà non seguire la strada della costruzione europea» facendo anche «la sua parte di sacrifici» e su una strada europeista «sono convinto che continuerà ad operare anche il futuro Governo».
* La Stampa, 28/02/2013