Fo, Asor Rosa e Hack: i «pontieri» dell’intesa *
ROMA - Felice del risultato elettorale ottenuto dal Movimento 5 Stelle, Dario Fo aveva auspicato a caldo che il suo candidato Beppe Grillo acconsentisse all’appello alla collaborazione lanciato da Pier Luigi Bersani. Ieri altri intellettuali di area sono intervenuti per condividere una prospettiva di esecutivo Pd-M5S.
Sull’Unità, l’astrofisica Margherita Hack spiega che «da queste elezioni potrebbe uscire il governo più forte che ci sia mai stato negli ultimi anni», perché, se quello che dice Grillo «non sono chiacchiere», «i grillini vogliono molte cose che vuole anche il centrosinistra». La Hack boccia come «impossibile» una grande coalizione con il Pdl, e per Monti vede un ruolo da «opposizione intelligente». Sempre sul quotidiano fondato da Gramsci, il direttore Claudio Sardo dichiara il suo «No, il governissimo no», e sottolinea che «la riproposizione della strana maggioranza (tra Pd e Pdl, ndr) sarebbe un suicidio per il Paese e per le stesse istituzioni».
Su il manifesto anche il professor Asor Rosa respinge come «catastrofica» un’ipotesi di grande coalizione con il centrodestra, sperando invece in un governo guidato da Bersani, senza Monti («non sappiamo che farcene di lui e della sua agenda») e basato sul confronto programmatico con il M5S. E un invito simile arriva all’Ansa dall’ex presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali, Salvatore Settis: «Non basta allearsi. La sinistra si sieda a un tavolo con Grillo per rileggere insieme la Costituzione».
* Corriere della Sera, 28.2.13