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GIAMBATTISTA VICO, UN CRISTIANO ADULTO, USCITO DALLO STATO DI MINORITA’. "Prima di tutto, che nessuno sia costretto a giurare sulle parole di alcun maestro, come per lo più avviene nelle discipline degli scolastici" (Vico, "De mente heroica").

FILIAZIONE DIVINA E "PRATICA DELLA SCIENZA NUOVA". VICO: "LA MENTE EROICA". Il testo dell’orazione inaugurale del 1732 - a c. di Federico La Sala

(...) ascoltate, leggete, meditate; affrontate fatiche erculee, e, avendole portate a termine, dimostrate con pieno diritto la vostra divina discendenza da Dio onnipotente; ed anzi riconoscetevi eroi, voi che arricchirete con altre grandiose scoperte il genere umano.
venerdì 10 maggio 2013
[...] Da voi, io dico, c’è da aspettarsi che vi dedichiate agli studi delle lettere per rendere eroica la mente vostra e dare inizio ad una sapienza utile al genere umano[...] Infatti, se dai poeti sono stati definiti o fantasticati eroi coloro che vantavano la loro divina
discendenza dal sommo Giove,certamente la mente umana, eliminata ogni invenzione favolosa, ha un’origine divina, e solamente le manca che venga sviluppata dalla cultura e dall’erudizione[...]
VOI SIETE DEI: (...)

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> FILIAZIONE DIVINA E "PRATICA DELLA SCIENZA NUOVA". -- Cristo si è fermato ad Eboli: Carlo Levi, un eccezionale interprete di Vico.

mercoledì 10 settembre 2014

CARLO LEVI: UN ECCEZIONALE INTERPRETE DI G. B. VICO. Una nota

ALLA LUCE del nostro tempestoso presente storico (e della "barbarie ritornata"), non è male (mia opinione e mio invito) rileggere il ricco e complesso lavoro sociologico-politico (altro che "romanzo"!) di Carlo Levi, “Cristo si è fermato ad Eboli”, e soffermarsi - in particolare - sul passaggio relativo alla “Ditta Renzi - Torino”, alle tasse, e alle capre (pp. 40-42, Einaudi, Torino 2010 - in rete).

Il ’passaggio’ offre un ‘cortocircuito’ tra ieri (1935) e oggi (2014), una sintesi eccezionale della "cecità" di lunga durata delle classi "dirigenti" del nostro Paese, e ricorda a tutti e a tutte come e quanto, ieri come oggi, ” (...) quello che noi chiamiamo questione meridionale non è altro che il problema dello Stato (...) (p. 220, cit.). E non solo: "È significativo che l’espressione di Tertulliano: "Il cristiano è un altro Cristo", sia diventata: "Il prete è un altro Cristo"" (Albert Rouet, arcivescovo di Poitiers, 2010)!

Il discorso è di lunga durata e investe le strutture stesse dellla cultura europea e planetaria: nel Cristo si è fermato a Eboli, c’è "la scoperta prima di un mondo nascente e delle sue dimensioni, e del rapporto di amore che solo rende possibile la conoscenza" (C. Levi, Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia, "Introduzione" [1955], Einaudi, Torino 1978). [...] Federico La Sala


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