TRASCENDENZA 2
Pensieri e interrogativi sparsi, passeggiando in campagna...ieri mattina....
di don Aldo Antonelli (2-ott-2013 6.23)
Perché la trascendenza, che è una categoria dello spirito (per dirla con il linguaggio hegeliano) è stata tradotta nel linguaggio spaziale?
Trascendenza come pensare altro e andare oltre.... Tanto per riprendere il titolo del mio libro.....
Il primo astronauta russo, Yuri Gagarin, di ritorno dal suo volo spaziale disse: «Sono andato nel cielo e non ho incontrato nessuno»; contro la Fede, per dire che Dio non esiste.
Io dico che la sede di Dio non è un luogo geografico/spaziale, ma antropologico/esistenziale; contro la fede imbecille!
E volendo usare le categorie spaziali perché ricorrere all’ “ALTO” che si contrappone e schiaccia il “BASSO” e non, invece, all’ “AVANTI” che pro-muove (animandolo) il “QUI”; o al “FUTURO” che pro-voca (fermentandolo) il “PRESENTE”?
Una trascendenza che non mummifichi la realtà e non fossilizzi le verità!
Il “Dio” che siede in alto, vicino il trono dei poteri e dei potenti, non è il “Dio” di Gesù di Nazareth, né il “Dio” di Maria del Magnificat (che depose i potenti dai troni...).
Quindi “trascendenza” non come lo stare sopra ma come l’’andare oltre.
Una trascendenza che non consacri la conservazione ma promuova la rivoluzione!