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VICO OGGI. Un’indicazione per uscire dallo "stato di minorità", senza cadute in uno "stato di super-io-rità"....

"NOVA SCIENTIA TENTATUR": VICO E "IL DIRITTO UNIVERSALE". Una nota di Federico La Sala

(...) dal suo lavoro ciò che emerge è una luminosissima costellazione, che modifica tutto il ‘panorama’ dell’intera cultura occidentale, e svela un inedito possibile orizzonte (...)
domenica 6 aprile 2014
[...] Nicola Badaloni, benché sottovaluti il “vichiano recursus ad Deum” (14) e sorvoli filologicamente sulla vichiana prassi della carità (15), è stato uno dei pochi e saggi interpreti a rendersene conto e a muovere i suoi passi nella direzione indicata da Vico [...]
Il testo qui presentato (senza le note) è il proseguimento di un lavoro di “rilettura” dell’opera di Vico, iniziato da alcuni anni e nato da ipotesi di lavoro già accennate in alcuni lavori (...)

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> "NOVA SCIENTIA TENTATUR" ---- Fine del "sogno europeo” (W. Laquer)? Gli scienziati: "Manifesto Per un’Europa di progresso” (Promotori e firmatari)

lunedì 7 aprile 2014

"Manifesto

Per un’Europa di progresso”

      • Martedì 8 aprile presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Piazzale Aldo Moro a Roma verrà presentato il “Manifesto per un’Europa di progresso” (ore 11.00, Sala Convegni).

Il mondo è in rapida trasformazione. Società ed economia della conoscenza hanno profondamente ridisegnato equilibri ritenuti consolidati. Aree geografiche depresse hanno conquistato, in tempi storicamente irrisori, potenziali enormi di sviluppo e crescita. Conoscenza, cultura e innovazione rappresentano più che mai il traino decisivo verso il futuro.

All’opposto l’Occidente, e alcuni aspetti del suo modello di sviluppo, sono entrati in una crisi profonda. L’Europa, in particolare, risulta investita da gravissimi e apparentemente irresolubili problemi: disoccupazione, crisi del tessuto produttivo, riduzione sostanziale del welfare. A pochi anni dalla sua formale consacrazione, con la nascita ufficiale della moneta comune, l’Europa rischia di deflagrare come sogno di una comunità di cittadine e cittadini che avevano ambito ad una nuova Nazione comune: più ampia non solo geograficamente, quanto nello spazio dei diritti, dei valori e delle opportunità. Lo storico americano Walter Laqueur ha parlato della “fine del sogno europeo”.

Le responsabilità sono diverse e distribuite e investono certamente l’eccessiva timidezza nel processo di costituzione politica del soggetto europeo: la responsabilità di presentare questo orizzonte politico, culturale e sociale con le sole fattezze della severità dei “conti in ordine”. L’Europa dei mercanti e dei banchieri, della restrizione e del rigore: una sorta di gendarme che impone limiti spesso insensati, piuttosto che sostegno nell’ampliare prospettive di visuale sugli sviluppi del futuro.

Proprio a causa di ciò, assistiamo, in corrispondenza della crisi, ad un’impressionante crescita di egoismi locali, di particolarismi e di veri e propri nazionalismi.

Fenomeni spesso intenzionalmente organizzati per sfruttare malesseri veri, e reali stati di sofferenza, ma che rischiano di produrre reazioni esattamente opposte a quanto oggi servirebbe alle popolazioni d’Europa.

Come scienziate e scienziati di questo continente - consapevoli che esiste un nesso inscindibile tra scienza e democrazia - sentiamo quindi la necessità di metterci in gioco. Di ribadire che il processo di costruzione degli Stati Uniti d’Europa è la più importante opportunità che ci è concessa dalla Storia. Che società ed economia della conoscenza - essenziali per il processo di reale evoluzione civile, pacifica, economica e culturale - si alimentano di comunità coese e collaborative, di comunicazioni intense e produttive e di uno spirito critico che permei strati sempre più vasti della società.

L’unica risposta possibile alla crisi incombente è allora la costruzione dell’Europa dei popoli, di un’Europa di Progresso! Realizzata sulla base dei principi di libertà, democrazia, conoscenza e solidarietà.

Nutriamo la stessa speranza con cui Albert Einstein e Georg Friedrich Nicolai nel “Manifesto agli Europei” del 1914 richiamarono alla ragione i popoli europei contro la sventura della guerra, e con cui Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi ispirarono l’idea d’Europa nel loro “Manifesto di Ventotene” del 1943. Le stesse idee che ebbero indipendentemente fautori illustri anche in tutti i Paesi d’Europa.

Vogliamo riprendere ed estendere all’Europa lo spirito che nel 1839 portò gli scienziati italiani a organizzare la loro prima riunione e a inaugurare il Risorgimento di una nazione divisa.

Promotori (*) e Primi firmatari

Ugo AMALDI (CERN, Ginevra)

Giovanni BACHELET (Università di Roma “La Sapienza”)

Giorgio BELLETTINI (Università di Pisa e INFN)

Carlo BERNARDINI (*) (Università di Roma “La Sapienza”)

Sergio BERTOLUCCI (Direttore di ricerca, CERN, Ginevra)

Vittorio BIDOLI (INFN, Roma)

Giovanni BIGNAMI (Presidente Istituto Nazionale di AstroFisica - INAF)

Marcello BUIATTI (Università di Firenze)

Cristiano CASTELFRANCHI (Università Luiss, Uninettuno e ISTC-CNR)

Vincenzo CAVASINNI (*) (Università di Pisa e INFN)

Remo CESERANI (Università di Bologna e Stanford University, CA)

Emilia CHIANCONE (Presidente Accademia dei Quaranta)

Paolo DARIO (Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa)

Tullio DE MAURO (Università di Roma “La Sapienza”)

Luigi DI LELLA (CERN, Ginevra)

Rino FALCONE (*) (CNR Roma, Direttore Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione)

Stefano FANTONI (Presidente Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca)

Sergio FERRARI (già vice direttore ENEA)

Ferdinando FERRONI (Presidente Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - INFN)

Fabiola GIANOTTI (CERN, Ginevra)

Mariano GIAQUINTA (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Pietro GRECO (*)(Giornalista e scrittore, Roma)

Angelo GUERRAGGIO (Università Bocconi)

Fiorella KOSTORIS (Agenzia Nazionale Valutazione Università e Ricerca)

Francesco LENCI (*) (CNR Pisa e Pugwash Conferences for Science and World Affairs)

Giorgio LETTA (Vice Presidente Accademia dei Quaranta)

Lucio LUZZATTO (Istituto Toscano Tumori)

Tommaso MACCACARO (INAF)

Lamberto MAFFEI (Presidente Accademia dei Lincei)

Italo MANNELLI (Scuola Normale Superiore, Pisa e accademico dei Lincei)

Giovanni MARCHESINI (Università degli studi di Padova)

Ignazio MARINO (Thomas Jefferson University, Sindaco di Roma)

Annibale MOTTANA (Università di Roma 3 e accademico dei Lincei)

Paolo NANNIPIERI (*) (Università di Firenze)

Pietro NASTASI (*) (Università di Palermo)

Luigi NICOLAIS (Presidente Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR)

Giorgio PARISI (Università di Roma “La Sapienza”, accademico dei Lincei)

Maurizio PERSICO (Università di Pisa)

Giulio PERUZZI(*) (Università degli studi di Padova)

Caterina PETRILLO (Università degli studi di Perugia)

Pascal PLAZA (CNRS e Ecole Normale Supérieure, Paris)

Claudio PUCCIANI (*) (Vice Presidente Associazione Caffè della Scienza - Livorno)

Michael PUTSCH (CNR Genova, Direttore Istituto di Biofisica)

Carlo Alberto REDI (Università di Pavia)

Giorgio SALVINI (Università di Roma “La Sapienza”, già Presidente dell’Accademia dei Lincei)

Vittorio SILVESTRINI (Presidente della Fondazione IDIS - Città della Scienza, Napoli)

Settimo TERMINI (*) (Università di Palermo)

Glauco TOCCHINI-VALENTINI (National Academy of Sciences, CNR-EMMA-Infrafrontier-IMPC, Monte Rotondo, Roma)

Guido TONELLI (CERN, Ginevra e Università di Pisa)

Enric TRILLAS (Emeritus Researcher European Centre for Soft Computing, già Presidente CSIC, Spagna)

Fiorenzo UGOLINI (Università di Firenze)

Nicla VASSALLO (Università di Genova)

Virginia VOLTERRA (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - CNR)

Elena VOLTERRANI (*) (Provincia di Pisa e INFN)

John WALSH (INFN)


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