Con la missione Rosetta un viaggio verso l’ignoto
Un ’salto’ importante, come lo sbarco sulla Luna
Una prima assoluta, una missione inedita che è un vero e proprio viaggio verso l’ignoto che permetterà di ’toccare con mano’ un fossile del Sistema Solare: ’’è una missione storica, un passo importante nell’esplorazione del Sistema Solare, confrontabile allo sbarco sulla Luna’’, ha detto il coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Enrico Flamini.
Una missione eccezionale
’’Certamente lo sbarco sulla Luna era una missione con uomini a bordo e la tecnologia era molto diversa, ma - ha rilevato Flamini - possiamo dire che fin da adesso Rosetta è una missione eccezionale, nella quale l’atterraggio sulla cometa sarà solo la ciliegina sulla torta’’. Chiamata come la stele di Rosetta che ha permesso di decifrare i geroglifici, la missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) aiuterà a scoprire i segreti dell’origine del Sistema Solare. Il suo viaggio senza precedenti è cominciato il 2 marzo 2004 e adesso finalmente è arrivata a destinazione, a 30 chilometri dalla sua cometa, la 7P/Churyumov-Gerasimenko. Mercoledì 12 novembre Rosetta si separerà dal lander Philae, che dopo sette ore toccherà il suolo di uno dei corpi celesti più misteriosi e affascinanti.
Viaggio verso l’ignoto
’’Stiamo andando verso un mondo quasi del tutto sconosciuto’’, ha osservato l’esperto. ’’E’ la prima volta che si cerca di atterrare su una cometa: è un passo unico e irripetibile, dalla difficoltà enorme’’. Le incognite sono tante, ha aggiunto, ’’perchè il margine di errore nell’area dell’atterraggio è di più o meno 600 metri. La zona in cui il lander si poserà è favorevole per il 60%, ma difficile per un 20% e troppo in discesa per la presenza di dirupi per un altro 20%’’. In questi giorni la sonda Rosetta sta inviando a Terra le immagini del sito di atterraggio, inizialmente noto come sito J e oggi chiamato Agilkia, e dalla superficie di circa un chilometro quadrato.
Il ruolo dell’Italia
Il 12 novembre mondo seguirà questa missione col fiato sospeso e per l’Europa e l’Italia sarà particolarmente importante. L’Italia è stata infatti in prima fila fin dall’ideazione della missione, con la planetologa Angioletta Coradini, scomparsa nel 2011. Oggi partecipa alla missione con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), con le universita’ Parthenope e quella di Padova, Politecnico di Milano, Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Importante la partecipazione dell’industria, con le aziende del gruppo Finmeccanica Thales Alenia Space, Telespazio e Selex ES.
* Ansa, 10 novembre 2014 (ripresa parziale - senza immagini).