Carlo Levi filosofo. Evoluzione del pensiero leviano dagli anni venti agli anni quaranta:
"Come elemento aneddotico ma rilevante, possiamo inoltre ricordare che, durante i mesi della stesura [di Paura della libertà], Levi è in possesso di due soli testi: La scienza nuova di Vico e la Bibbia. L’impianto vichiano è chiaramente rinvenibile in Paura, saggio che ricostruisce la vicenda umana attraverso un mai concluso processo di desacralizzazione del reale. Levi riprende dal grande filosofo napoletano almeno tre elementi: l’idea dell’origine sacra delle istituzioni; l’idea del ripetersi ciclico delle dinamiche storiche; l’idea che le forme conoscitive immaginative (i miti, le favole, i linguaggi metaforici) sono indizi cruciali nella comprensione dell’evoluzione umana" (cfr. Chiara Bauzulli, Carlo Levi filosofo. Evoluzione del pensiero leviano dagli anni venti agli anni quaranta, ProQuest, 2007, pp. 83-84)