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ELEZIONI USA. 7 NOVEMBRE ....

USA 2020: JOE BIDEN 46MO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA. Kamala Harris entra nella storia: è la prima vicepresidente donna della storia americana.

Da New York a Washington esplode l’entusiasmo in strada per la vittoria di Joe Biden. I clacson a tutto spiano festeggiano il 46mo presidente americano fra le grida di gioia dei passanti sui marciapiedi.
sabato 7 novembre 2020 di Federico La Sala
Elezioni Usa 2020, Joe Biden conquista la Pennsylvania ed è presidente
Secondo le proiezioni di Cnn. Biden è presidente eletto anche secondo l’Associated Press e Nbc.
di Redazione ANSA (07 novembre 2020) *
Joe Biden (IL PROFILO) conquista la Pennsylvania ed è il 46mo presidente degli Stati Uniti, secondo le proiezioni di Cnn. Joe Biden è presidente eletto anche secondo l’Associated Press e Nbc. Kamala Harris entra nella storia: è la prima vicepresidente donna della storia americana.
"Il (...)

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> USA 2020: JOE BIDEN 46MO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA. --- CONVENTION. Il discorso di accettazione della candidatura a presidente degli Stati Uniti (di Joe Biden).

martedì 10 novembre 2020

CONVENTION:

IL DISCORSO DI JOE BIDEN.

Stanotte l’ex vicepresidente Joe Biden ha tenuto il discorso di accettazione della candidatura a presidente degli Stati Uniti. Qui di seguito c’è la traduzione integrale. [21 agosto 2020] *

"Buona sera. Ella Baker, un gigante del movimento dei diritti civili, ci ha lasciato questa perla di saggezza: fornisci luce alla gente e loro troveranno la strada.Fornire luce alla gente.Queste sono le parole del nostro tempo.L’attuale presidente ha ammantato l’America nell’oscurità per troppo tempo. Troppa rabbia. Troppa paura. Troppa divisione.Qui ed ora, io vi darò la mia parola: se vi fidate di me e mi eleggerete presidente, io mi affiderò a ciò che di meglio c’è in noi, non a ciò che vi è di peggio. Io sarà un alleato della luce, non dell’oscurità.

E’ arrivato il momento per noi, per "We the People", di unirci. Non facciamo errori. Uniti possiamo, e di sicuro lo faremo, superare questa stagione di oscurità in America. Scegliere la speranza sulla paura, i fatti sulla finzione, l’equità sul privilegio. Io sono un fiero esponente democratico e sarò onorato di portare avanti la bandiera del nostro Partito nelle elezioni generali. Quindi, è con grande onore ed umiltà che accetto la nomination a presidente degli Stati Uniti d’America.

Ma visto che io sarò il candidato democratico, devo iniziare a pensare che tipo di presidente potrei essere. Intendo lavorare duramente per coloro che non mi supportano, allo stesso modo di coloro che lo fanno. Questo è il ruolo di un presidente. Rappresentare tutti, non solo la nostra base elettorale o il nostro partito. Questo non è il momento di essere di parte. E’ il momento di essere americani. E’ il momento in cui vi è bisogno di speranza, luce ed amore. Speranza per il nostro futuro, luce per andare avanti, ed amore per il prossimo. L’America non è solo una collezione di interessi che si scontrano tra loro o di Stati blu democratici e rosso repubblicani.Siamo più grandi di tutto questo. Siamo più grandi di tutto questo. Quasi un secolo fa, Franklin Roosevelt ha forgiato un New Deal in un momento di alta disoccupazione, incertezza e paura. Colpito da una malattia, devastato da un virus, FDR ha insistito sul fatto che lui si sarebbe ripreso ed avrebbe prevalso, e credeva che anche l’America avrebbe potuto farcela. E lui ce l’ha fatta. E così possiamo farcela anche noi.

Questa campagna non riguarda solo ottenere voti. Riguarda vincere il cuore, e si, anche l’anima dell’America. Vincere per i più generosi tra di noi, non gli egoisti. Vincere per i lavoratori che mandano avanti questo Paese, non per i pochi privilegiati che sono al comando. Vincere per quelle comunità che hanno conosciuto ingiustizie come il "ginocchio sul collo". Per tutti quei giovani che hanno conosciuto solo un’America di crescente ineguaglianza e di sempre minori opportunità. Loro meritano di conoscere l’America a pieno. Nessuna generazione conoscerà in anticipo quello che la storia le chiede. Tutto quello che sappiamo è che dobbiamo essere pronti quando arriverà il nostro momento. Ed ora la storia ci ha messo dinanzi al momento più difficile che l’America ha mai dovuto affrontare.

Quattro crisi storiche. Tutte alle stesso tempo. Una tempesta perfetta. La peggior pandemia da 100 anni a questa parte. La peggiore crisi economica dai tempi della Grande Depressione. La più forte richiesta di giustizia razziale dagli Anni Sessanta. E l’innegabile realtà e le minacce sempre più forti provenienti dal cambiamento climatico. Quindi la questione per noi è semplice: siamo pronti ad affrontare tutto questo? Io credo di si. Dobbiamo esserlo.

Tutte le elezioni sono importanti. Ma sappiamo dentro di noi che questa avrà delle conseguenze enormi. L’America è ad un momento chiave della sua storia. Un momento di grande pericolo, ma allo stesso tempo di straordinarie possibilità. Possiamo scegliere la strada di diventare più arrabbiati, perdere la speranza, ed essere sempre più divisi. Una strada di ombre e sospetti. O possiamo scegliere una strada differente, e tutti assieme, approfittare di questa chance per curare la nostra nazione, rinascere ed unirci. Una strada fatta di speranza e di luce.

Questa è una elezione che cambierà la nostra vita e determinerà il futuro dell’America per un periodo molto lungo. Il carattere stesso dell’America è sulla scheda elettorale. La compassione è sulla scheda elettorale. La decenza, la scienza, la democrazia. E’ tutto sulla scheda elettorale. E la scelta non potrebbe essere più chiara di questa. Non vi è bisogno di retorica. Basta giudicare questo presidente sui fatti. 5 milioni di americani contagiati dal COVID-19. Più di 170 mila deceduti. Di gran lunga il dato peggiore tra tutte le nazioni sulla Terra. Più di 50 milioni di americani hanno fatto richiesta di sussidio di disoccupazione in questo anno. Più di 10 milioni di persone rischiano di perdere la propria assicurazione sanitaria in questo anno. Quasi 1 piccola azienda su 6 ha chiuso in questo anno. Se questo presidente sarà rieletto, sappiamo tutti quello che succederà. I casi di contagio ed i decessi rimarranno troppo elevati. Sempre più aziende chiuderanno in via definitiva. Le famiglie dei lavoratori americani avranno difficoltà ad andare avanti, e nonostante questo, l’1% più ricco continuerà a guadagnare decine di miliardi di dollari grazie a nuovi tagli alle tasse. E l’assalto contro l’Affordable Care Act [ObamaCare, ndt] continuerà fino alla sua distruzione, togliendo l’assicurazione sanitaria a più di 20 milioni di persone -- inclusi più di 15 milioni coperti da Medicaid -- e fino a porre fine alle protezioni che io ed il presidente Obama abbiamo approvato per coloro che soffrivano di condizioni mediche pre-esistenti.

E parlando del presidente Obama, un uomo che sono stato onorato di servire per 8 anni come vicepresidente, permettetemi di usare questo momento per affermare qualcosa che non abbiamo detto abbastanza volte. Grazie, presidente. Sei stato un grande presidente. Un presidente a cui i nostri figli dovrebbero -- e lo hanno fatto -- guardare come un esempio.

Nessuno può dire queste cose dell’attuale occupante della Casa Bianca. Quello che sappiamo di questo presidente è che se otterrà altri quattro anni, continuerà la politica già vista negli ultimi quattro anni. Un presidente che non intende assumersi alcuna responsabilità, rifiuta di guidare questa nazione, attacca gli altri, fa comunella con i dittatori e soffia sulle fiamme dell’odio e della divisione. Lui si sveglia ogni giorno pensando che l’unica cosa che conta è se stesso, non gli altri. Non tu.

E’ questa l’America che vuoi, che vuole la tua famiglia e che vogliono i tuoi figli? Io vedo una America differente. Una generosa e forte. Una altruista e umile. Si tratta di una America che possiamo ricostruire assieme.

Come presidente, il primo passo che intraprenderò è quello di mettere sotto controllo il virus che ha rovinato così tante vite. Perché io ho compreso qualcosa che questo presidente non ha compreso. Non rimetteremo mai in piedi la nostra economia, non rimanderemo mai i nostri figli in sicurezza a scuola e non riavremo mai indietro le nostre vite, finché non batteremo questo virus.

La nostra tragedia attuale è che non avremmo dovuto arrivare a questo. Basta guardarci attorno. La situazione non è così drammatica in Canada, in Europa, in Giappone. O praticamente da qualsiasi altra parte del mondo. Il presidente continua a dirci che il virus scomparirà nel nulla. Continua a sperare in un miracolo. Beh, io ho una notizia da dargli, non sta arrivando nessun miracolo. Siamo al primo posto nel mondo per casi confermati di contagio e per decessi. La nostra economia è a pezzi, con le comunità nere, latino americane, asiatico americane e nativo americane che soffrono più di qualunque altra. E dopo tutto questo tempo, il presidente ancora non ha un piano per rispondere a questa situazione. Beh, io si.

Se io sarò eletto presidente, a partire dal primo giorno implementerò la strategia nazionale che ho esposto a partire da marzo. Farò sviluppare e metterò a disposizione test rapidi per tutti con risultati immediati. Farò in modo di avere le medicine ed i DPI di cui il nostro Paese ha bisogno, facendoli produrre qui in America, Per non essere più alla mercé della Cina o di qualsiasi altro Paese straniero nel momento in cui c’è bisogno di proteggere i nostri cittadini.

Faremo in modo che le nostre scuole abbiano le risorse di cui hanno bisogno per essere aperte, in maniera sicura ed efficace. Metteremo da parte la politica e prenderemo ispirazione dai nostri esperti in modo tale che l’opinione pubblica abbia tutte le informazioni di cui ha bisogno e che merita di avere. La verità, onesta e senza veli. Siamo in grado di accettarla. Ci sarà l’obbligo nazionale di indossare le mascherine non come un imposizione, ma per proteggerci gli uni con gli altri. E’ un dovere patriottico. In sintesi, faremo ciò che avrebbe dovuto essere fatto sin dall’inizio.

Il nostro attuale presidente ha fallito nel suo dovere più elementare di fronte a questa nazione. Non è stato in grado di proteggerci. Non è stato in grado di proteggere l’America. E, miei cari americani, questo è imperdonabile.

      • CONTINUAZIONE NEL POST SUCCESSIVO.


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