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ANTROPOLOGIA, FILOSOFIA E PSICOANALISI: APPRENDERE DALLA "METAFISICA" DELL’ESPERIENZA...

LA NASCITA DELL’ESSERE UMANO E IL GIOCO DEL ROCCHETTO. Al di là del giogo di Edipo e Giocasta - di Federico La Sala

"LA FRECCIA FERMA". La connessione emersa tra il gioco del rocchetto del nipotino di Freud e la metafisica greca, e l’ipotesi marxiana che noi siamo ancora fermi nell’orizzonte dei greci ... non mostra noi stessi ancora fanciulli?!
giovedì 20 luglio 2023
FILI DI ’FUGA’ INTORNO A UN ROCCHETTO. Tracce per una discussione...*
Freud, in Al di là del principio di piacere (1920), riporta il caso di un bambino di un anno e mezzo che non piangeva mai quando la sua mamma lo lasciava per alcune ore, "sebbene fosse teneramente attaccato a questa madre che non solo lo aveva allattato di persona ma lo aveva allevato e accudito senza aiuto esterno".
"Ora questo bravo bambino aveva l’abitudine - che talvolta disturbava le persone che lo circondavano - di (...)

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>IL GIOCO DEL ROCCHETTO. Al di là del giogo di Edipo e Giocasta --- Psicoanalisi e pedagogia: "Dal luogo delle origini". Dopo Freud, la lezione di Donald Winnicott e di Elvio Fachinelli (di Federico La Sala).

martedì 2 agosto 2022

Psicoanalisi, pediatria, filosofia e pedagogia.

Un problema di libero arbitrio, di ricerca, di eresia, e di fanatismo...

      • Sigmund Freud a Georg Groddeck: «[...]In realtà sono io stesso un eretico, che non si è ancora trasformato in un fanatico. Io non sopporto i fanatici, le persone capaci di prendere solennemente sul serio la propria limitatezza. Purché ci si mantenga all’altezza e si sappia ciò che si fa, si può imboccare ogni sorta di strada, anche al di fuori di quella maestra. [...]» (cfr. Lettera del 28 novembre 1920: “Carteggio Freud-Groddeck”, Adelphi, Milano 1973, p. 44)

SAPERE AUDE! (KANT, 1784). In omaggio a Sigmund Freud ("sono io stesso un eretico"), forse, è non male ricordare oggi (e ancora) che nel greco classico, il termine eresia, come "il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις (...) ha le varie accezioni di "presa, scelta, elezione, inclinazione verso qualcuno o qualcosa, proposta" ; e che questa parola è un segnavia decisivo del suo stesso percorso - dall’inizio fino alla fine. "Acheronta movebo": almeno dalla "Interpretazione dei sogni" fino a "L’uomo Mosè e la religione monoteistica".

IL "PADRE" DELLA PSICOANALISI. L’atteggiamento autoritario di Freud (che ovviamente è anche teorico, addirittura ’autorizzato’ da #Platone) è leggibilissimo (anche) nel testo della stessa lettera (28 nov. 1920): poco gradendo le critiche di #Groddeck, la risposta che egli dà è carica di risentimento: sentendosi provocato, ha il tono di chi si chiude in difesa (anche con le sue ragioni) e risponde a tono (con un"Lei non sa chi sono io!"). Per far meglio capire il suo "carattere", Freud invita Groddeck a leggersi la sua ultima opera "Al di là del principio del piacere"!

"LA FRECCIA FERMA" (Elvio Fachinelli, 1979). Al di là di Freud, il problema, come ben si sa, è proprio il "sonno dogmatico" (Kant) della stessa psicoanalisi (e non solo) che ancora non è riuscita a ben pensare il nodo che lega il rapporto eresia, ortodossia, e fanatismo.

"DAL LUOGO DELLE ORIGINI". Dopo Freud, Winnicott fa un passo da gigante oltre lo "Scilla e Cariddi" edipico: con il coraggio degli inizi dello stesso Sigmund Freud, egli si è portato più vicino appunto al "luogo delle orgini" (1968) - oltre l’ideologico cielo di ogni atavico perbenismo e di ogni cieco narcisismo:

"Il punto centrale sull’adolescente è la sua immaturità e il fatto che non è responsabile [...] l’adolescente è immaturo, gli adulti maturi devono saperlo e devono credere nella propria maturità più che mai [...] se gli adulti cedono le proprie responsabilità ciò significa abbandonare i figli in un momento critico.
-  L’adolescente non ne è contento, la ribellione non ha più senso, e L’ADOLESCENTE CHE VINCE TROPPO PRESTO RIMANE IMPIGLIATO NELLA SUA STESSA TRAPPOLA, deve diventare dittatore e deve restare lì ad aspettare di essere ucciso.
-  [...] ciò che conta è che la sfida adolescenziale sia affrontata. Qui la comprensione è sostituita dal confronto [...] la parola confronto è usata per significare che un adulto (il ragazzo) rivendica ad alta voce il diritto di avere il proprio punto di vista [...] il confronto riguarda il contenimento senza rappresaglie, senza vendette, ma che tuttavia conserva la sua propria forza.
-  [...]
-  L’adolescenza è qualcosa di più della pubertà fisica, l’adolescenza implica crescita, e questa crescita è lenta. E mentre la crescita prosegue, la responsabilità deve essere presa dalle figure genitoriali. Se queste abdicano allora l’adolescente è costretto a fare un salto verso una falsa maturità e a perdere la sua maggiore risorsa: la libertà di avere delle idee e di agire sulla spinta dell’impulso."
-  (Donald Winnicott, “Dal luogo delle origini”, 1968, pp. 242-243).

P. S. - Sul tema, mi sia contentito, si cfr. Federico La Sala, Kant, Freud, e la banalità del male.

Federico La Sala


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