Lo storico Lucien Febvre faceva notare, gią negli anni Settanta, come la psicologia stentasse a dare contributi sostanziali alle discipline di carattere storico:
«Quando gli psicologi parlano nelle loro memorie, nei loro trattati di emozioni, di decisioni, di ragionamenti dell’uomo, in realtą essi trattano delle nostre emozioni, delle nostre decisioni, dei nostri ragionamenti: del nostro settore particolare, di noi, uomini bianchi dell’Europa occidentale, integrati in gruppi di antichissima (...)
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