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Candidature

Lidia Menapace per la Presidenza della Repubblica. Aperta, sulla Voce, la discussione sulle candidature, con la rubrica "Presidenza della Repubblica". L’iniziativa è dell’inossidabile san Federico La Sala

venerdì 5 maggio 2006 di Emiliano Morrone
LA NONVIOLENZA ALLA PROVA
Occorre uscire dalla subalternita’, dalla marginalita’, dalla nostra stessa accidia che ci rende subalterni e complici.
Piantarla di bersi la bubbola secondo cui la nonviolenza e’ cosuccia da praticare tra le devozioni domestiche ma quando si passa alla grande politica allora ci vogliono gli orchi.
E’ vero il contrario: la nonviolenza e’ oggi tout court la grande politica.
*
Poiche’ e’ grande politica il lavoro teorico e pratico di Vandana Shiva e dei movimenti (...)

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> Lidia Menapace per la Presidenza della Repubblica. Aperta, sulla Voce, la discussione sulle candidature, con la rubrica "Presidenza della Repubblica". L’iniziativa è dell’inossidabile san Federico La Sala

domenica 7 maggio 2006
UN ULTIMO SFORZO PER LIDIA AL QUIRINALE Il punto della situazione Domani, lunedi’ 8 maggio, cominciano le votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica da parte di tutti i senatori e le senatrici, le deputate e i deputati, i consiglieri regionali allo scopo delegati. Come e’ noto nelle prime tre votazioni l’elezione si avra’ se un candidato raggiungera’ i due terzi dei voti, dalla quarta sara’ sufficiente la semplice maggioranza assoluta. Mentre scriviamo queste righe e’ ragionevole supporre che i giochi non siano gia’ fatti. Che non vi sia gia’ un accordo di ferro tra gruppi dirigenti efficiente ad imporre una granitica disciplina ai parlamentari ed ai consiglieri regionali delegati. Che almeno per le prime tre votazioni vi sia la possibilita’ reale per tutte e tutti coloro che lo vorranno di votare secondo ragione e coscienza e non per obbedienza alle gerarchie. Per quanto possa sembrare ardua impresa, vi e’ la concreta possibilita’ che varie persone potranno votare per Lidia Menapace Presidente della Repubblica. E sarebbe un voto che avrebbe un significato forte e potrebbe spostare equilibri, e finanche suscitare nelle votazioni successive un piu’ ampio consentimento, un forte gesto di liberta’ e democrazia. Non occorre riassumere qui le ragioni e l’importanza di cio’. Bastera’ ripetere ancora una volta che "ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza. Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza. Un Presidente della Repubblica femminista. Una Presidente della Repubblica. Lidia Menapace". E sara’ sufficiente aggiungere che almeno per le ed i parlamentari che si sentono impegnate e impegnati per la pace e in difesa della Costituzione che all’articolo 11 ne fa uno dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, dovrebbe esere dirimente il seguente semplicissimo ragionamento in forma di alternativa secca: se come Capo dello Stato deve esserci una persona che ha le mani sporche di sangue avendo contribuito a promuovere guerra e stragi, o una persona che non solo ha contribuito a liberare il nostro paese dal nazifascismo, non solo e’ amica della nonviolenza, non solo e’ autorevole figura di quel pensiero e quel movimento delle donne che ha posto lo storico obiettivo di porre la guerra fuori dalla storia, ma che si e’ sempre battuta e sempre si battera’ contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni, in difesa dell’articolo 11 della Costituzione, dell’intera Costituzione della Repubblica Italiana, del riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani. Questa persona e’ Lidia Menapace, solo nella sua persona si trovano incarnate qui ed ora tutte queste caratteristiche, tutti questi valori. E’ Lidia Menapace l’unica candidata possibile per chi vuole una donna, una resistente, un’amica della nonviolenza, una femminista; per chi vuole una Presidente della Repubblica che difenda la pace, la legalita’ costituzionale, la dignita’ umana. A tutte e tutti coloro che da lunedi’ voteranno per la prima carica dello Stato chiediamo di votare Lidia Menapace, di fare questo dono al popolo italiano. * Tre richieste E a tutte le persone che ci leggono chiediamo adesso un ultimo sforzo, di fare tre cose ancora: 1. Scrivere e-mail (e se si hanno relazioni personali con alcuni di essi: telefonare) ai parlamentari ed ai consiglieri regionali (gli indirizzi di posta elettronica di tutti sono pubblici e disponibili nella rete telematica digitando www.senato.it e www.camera.it per i parlamentari, e cercando con un motore di ricerca i siti delle Regioni) per chiedere che votino Lidia Menapace per la pace e la Costituzione; che votino Lidia Menapace perche’ donna, resistente, amica della nonviolenza e femminista. 2. Scrivere e-mail a tutti i mezzi di comunicazione di massa affinche’ diano notizia di questo appello, di questa proposta, di questa speranza: Lidia Menapace al Quirinale per la pace e la Costituzione; Lidia Menapace al Quirinale perche’ donna, resistente, amica della nonviolenza e femminista. 3. Diffondere ancora tra tutte le persone amiche questo appello e questa richiesta, chiedendo anche a loro di scrivere a loro volta ai grandi elettori presidenziali, ai mass-media e ad altre persone ancora. * Alcuni materiali utili a) Un possibile testo sintetico: "Chiediamo che sia eletta Presidente della Repubblica la senatrice Lidia Menapace, prestigiosa intellettuale di forte impegno civile, resistente contro il nazifascismo, amica della nonviolenza, femminista. Chediamo che sia eletta Presidente della Repubblica la senatrice Lidia Menapace perche’ e’ una donna da sempre impegnata per la pace e la Costituzione". b) Alcune adesioni significative segnalabili: Farid Adly, Imma Barbarossa, Enrica Bartesaghi, Franca Bimbi, Giovanna Capelli, Giancarla Codrignani, Antonino Drago, Rachele Farina, Giovanni Franzoni, Domenico Gallo, Nella Ginatempo, Daniele Lugli, Gerard Lutte, Anna Maffei, Lidia Maggi, Gigi Malabarba, Dacia Maraini, Ettore Masina, Eugenio Melandri, Lea Melandri, Luisa Morgantini, Isidoro D. Mortellaro, Giorgio Nebbia, Gianni Novelli, Riccardo Orioles, Giuliano Pontara, Alessandro Portelli, Lidia Ravera, Annamaria Rivera, Brunetto Salvarani, Umberto Santino, Maria Schiavo, Bruno Segre, Sergio Tanzarella, Letizia Tomassone, Mao Valpiana. Hanno aderito decine di docenti universitari, centinaia di rappresentanti di associazioni impegnate nella solidarieta’, per la pace e i diritti umani, numerosi pubblici amministratori. Hanno aderito tra gli altri numerosi religiosi e religiose; prestigiose intellettuali femministe; illustri rappresentanti dell’ambientalismo scientifico; grandi figure della vita civile italiana; autorevoli personalita’ delle istituzioni; ed inoltre decine e decine di associazioni, riviste, istituzioni culturali e d’impegno sociale; e migliaia di cittadine e cittadini. Hanno gia’ aderito pubblicamente anche alcuni senatori e deputati. * Grazie ancora di tutto, il Centro di ricerca per la pace di Viterbo Viterbo, 7 maggio 2006 Centro di ricerca per la pace strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

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