Alla XII assemblea del sinodo dei vescovi
Vaticano: ’’Per evangelizzare usare anche internet’’
La proposta del cardinale Marc Ouellet: ’’Bisogna incoraggiare la trasmissione delle Sacre Scritture attraverso i nuovi media che aspettano di servire la Parola di Dio’’
Città del Vaticano, 6 ott. (Adnkronos) - Il sinodo dei vescovi, apertosi questa mattina in Vaticano, deve incoraggiare le nuove forme di evangelizzazione e trasmissione della Parola di Dio anche attraverso i nuovi media, a cominciare da Internet. E’ quanto ha detto questa mattina il cardinale Marc Ouellet, relatore generale della XII assemblea del sinodo dei vescovi in corso in Vaticano.
’’In un mondo in via di globalizzazione - ha detto l’arcivescovo di Quebec - con i nuovi mezzi di comunicazione, il campo della missione è aperto a nuove iniziative di evangelizzazione in uno spirito di autentica inculturazione’’. ’’Siamo nell’era di Internet - ha aggiunto il porporato canadese - e le possibilità di accedere alla Sacra Scrittura si sono moltiplicate. Il sinodo deve ascoltare, discernere e incoraggiare i progetti di trasmissione e di trasposizione delle Sacre Scritture in tutti questi nuovi linguaggi che aspettano di servire la Parola di Dio’’.
Il porporato canadese ha poi elogiato il libro su Gesù scritto dal Papa, definendolo uno strumento utile per contrastare opere che diffondono confusione come ’Il Codice da Vinci’ di Dan Brown. ’’La pubblicazione del libro di Gesù di Nazareth - ha detto il cardinale - rappresenta un grande evento che libera l’accesso alla figura autentica di Gesù’’. Questo libro, ha spiegato ancora il porporato, che non è in alcun modo un atto magisteriale come ha spiegato il Pontefice, ’’rimane comunque un faro che protegge dagli scogli e dai naufragi. La sua testimonianza avvicina la teologia e l’esegesi mediante l’unione armoniosa della competenza scientifica e della testimonianza personale di un’autorità ecclesiale’’. ’’Va da sé - ha affermato ancora Ouellet - che un’opera simile aiuta a dissipare la confusione propagata da alcuni fenomeni mediatici e a rilanciare il dialogo della Chiesa con la cultura contemporanea’’. Questo passaggio della relazione è segnato da una nota che rimanda appunto al testo di Dan Brown, ’Il Codice da Vinci’.