Dal 13 maggio in Italia
’Angeli e demoni’, polemica con il Vaticano. Il regista Ron Howard: "Non ci hanno permesso di girare"
Duro attacco del cineasta che dice di "essere stato avvertito che avrebbero avuto problemi a girare il film, tratto dall’omonimo best-seller di Dan Brown". L’attore Tom Hanks: "Se non siete d’accordo, non andate a vederlo"
Roma, 3 mag. - (Ign) - "Abbiamo girato ’Angeli e demoni’ anche a Los Angeles perché il Vaticano con la sua influenza non ci ha permesso di continuare le riprese in varie location capitoline". E’ duro l’attacco del regista Ron Howard del film ’Angeli e Demoni sullo stesso filone del best seller ’Il Codice da Vinci’ di Dan Brown. Il filmato sarà nelle sale il 13 maggio in Italia, distribuito dalla Sony Pictures. Domani la prima mondiale all’Auditorium Parco della Musica nella capitale. "Da subito ci hanno spiegato - racconta - che avremmo avuto problemi a girare in varie location romane. E così è stato". Rivela poi che non è stato possibile avere neanche una sala per il ricevimento che avrebbero voluto con vista sul Vaticano, mentre hanno avuto il permesso di fare delle riprese a Castel Sant’Angelo.
Il film è ambientato a Roma, in Vaticano e in diverse Chiese, oltre che a Ginevra, si è visto infatti rifiutare il permesso di girare nei luoghi santi della Capitale. La produzione ha dovuto utilizzare allora la Reggia di Caserta, e si è ’arrangiata’, mobilitando finti turisti che sono andati a fare filmati e fotografie nei luoghi sacri. Riprese, fatte di nascosto, che sono servite una volta negli studios di Los Angeles per ricostruire una ’piccola Roma’ aI punto che Hollywood Park è stata trasformata in Piazza Navona. Il regista respinge poi ogni possibile attacco su un utilizzo strumentale della polemica con il Vaticano. "Non abbiamo cercato di alimentare la controversia - ha assicurato Howard - diciamo che sono contento se si parla bene o male di me, oltre che del mio film". "Purché se ne parli" aggiunge sorridendo.
Torna sulla polemica con il Vaticano anche l’attore Tom Hanks che nel film è il protagonista Robert Langdon: "Se i preti non sono d’accordo con il nostro film semplicemente possono non venire a vederlo". Il premio Oscar si lascia andare poi a una battuta con un giornalista messicano. "Siamo sicuri per l’influenza suina? Sarà mica contagioso?" ha chiesto scoppiando in una fragorosa risata e invitando tutti ad andare a vedere il suo contestatissimo film.