Inviare un messaggio

In risposta a:
Politica

COSTITUZIONE, IL NON DETTO DI PRODI - di Ida Dominijanni - selezione a cura del prof. Federico La Sala

sabato 20 maggio 2006 di Emiliano Morrone
di Ida Dominijanni, (il manifesto, 20 maggio 2006, p. 2)
«Tra poco più di un mese avremo un referendum sulla Costituzione, io credo che quel cambiamento costituzionale debba essere bloccato. Ma come tutte le Costituzioni credo che anche la nostra, che è una splendida Costituzione, abbia bisogno di revisioni e aggiornamenti. Sulla Costituzione, come sulla legge elettorale, io intendo che non si facciano cambiamenti se non con un dialogo approfondito con l’opposizione». Posto alla fine della (...)

In risposta a:

> COSTITUZIONE, IL NON DETTO DI PRODI - di Ida Dominijanni - selezione a cura del prof. Federico La Sala

lunedì 22 maggio 2006

Vi ricordo che il 25 26 giugno abbiamo la possibilità votando si di cambiare la storia del nostro paese, sarà il primo passo verso il federalismo . la scelta di approvare la riforma attraverso il referendum popolare è la più democratica possibile perché saremo noi a decidere, per questo è giusto sacrosanto importante fare informazione e chiarezza abbandonando le ideologie (destra o sinistra). Per questo vi invito a leggere un riassunto su questa riforma.

Altre informazioni le trovate a questo sito : http://digilander.libero.it/FEDERALISTACONVINTO/index.htm

Referendum devoluzione 25-26 giugno IL DECALOGO DELLA RIFORMA VOTA SI COSTITUZIONALE I Viene ridotto il numero dei parlamentari: da 950 a 773, con significativo risparmio per le finanze pubbliche. II Saranno i cittadini, e non più i palazzi della politica, a scegliere maggioranza parlamentare, coalizione di governo e primo Ministro: è il premierato. III Non più due Camere identiche, l’una doppione dell’altra. Ora il Senato sarà federale ed avrà una sua funzione specifica: rappresentare le esigenze delle Regioni. La Camera si occuperà di quelle dello Stato. IV Semplificato il procedimento legislativo. Non più lunghi e ripetuti passaggi di testi fra le due Camere, ma ciascuna Camera approverà le leggi nelle materie di propria competenza. Il risultato sarà la riduzione dei tempi e dei costi per le casse pubbliche. V La legge dovrà stabilire limiti al cumulo delle indennità parlamentari con altre entrate. VI I regolamenti parlamentari dovranno tutelare i diritti delle opposizioni: ora questo non è previsto. VII L’ordinamento evolve in senso federale, come sta avvenendo in molti Stati moderni: viene riequilibrato il riparto delle competenze tra Stato e Regioni per garantire migliori servizi ai cittadini, senza compromettere l’unità del Paese. Alle Regioni vengono devolute particolari funzioni in materia di istruzione, sanità e polizia locale. Tutte avranno le stesse opportunità, senza penalizzazioni per alcune aree rispetto ad altre e senza la differenziazione tra le Regioni, prevista dalla riforma del 2001. Si avrà quindi un federalismo equo, solidale ed equilibrato. VIII Tutte le leggi regionali dovranno rispettare il criterio dell’interesse nazionale, non più previsto a seguito della riforma del 2001. IX Sulle modifiche alla Costituzione sarà sempre possibile chiamare i cittadini ad esprimersi, mentre ora ciò non avviene se tali modifiche sono state approvate dalle Camere con la maggioranza dei due terzi. X Aumentano le garanzie per i comuni e le province, gli enti più vicini ai cittadini: potranno ricorrere alla Corte costituzionale in caso di lesione delle proprie competenze.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: