Ciò che faccio mi piace, questo importa. Ne approfitto, finchè dura. Per adesso (in questo specifico periodo della mia vita) ho voglia di dire la mia, poi può darsi mi ritirerò nel silenzio. Grazie a te, Emiliano per lo spazio che mi hai dato e la fiducia che dimostri, al punto da darmi la vicedirezione del giornale, pur non essendo io giornalista. La gente potrebbe pensare alla voce come un’organizzazione, una struttura, relazioni serrate. Nulla di tutto ciò: facciamo a distanza, sentendoci raramente e per fortuna essendo coordinati senza volerlo. Se la gente pensa che ce la cantiamo e suoniamo, poco importa. Se Saverio Basile pubblica un tuo articolo sostituendo la parola giurista a me riferita con quella di avvocato credendo che i due termini siano sinonimi, tanto meglio: la gente penserà ad una laurea onoris causa che ho preso all’Università morronea-mediterranea! Soprattutto mi citi spesso e ti ringrazio. L’importante è non avere padroni e non fare il lustrascarpe. "Io scriverò se vuoi perché cerco un mondo diverso/ con stelle al neon e un poco d’universo/ io scriverò sul mondo e sulle sue brutture /sulla mia immagine pubblica e sulle camere oscure /sul mio passato e sulle mie paure. Questo è Rino Gaetano, oggi è anche la sua festa perchè in questa data lasciò il mondo: lo ricordiamo con amore.
Grazie emilià
vincenzo