La lettera è del 6 giugno
Alla redazione di ebeteinfiore.it,
deve continuare questo stato di cose, questo amore ai tempi del colera, questo amore per il colera, questo colera, questo andirivieni del cazzo, direbbe Marquez. Scusatemi, è letteratura, licenza, delusione. Non sono avvezzo a tali termini ma mi sia concesso, una tantum, per quello che è successo. Se non ti impegni, non puoi parlare e lamentarti. Se ti impegni, di fronte hai un muro di gomma, che non è costituito dalla politica, (...)

Dobbiamo tutti capire che l’istituzione del difensore civico contribuirebbe in maniera notevole a diffondere quella cultura della legalità, della quale noi sangiovannesi e tutta la calabria abbiamo estremamente bisogno !

Che senso ha condannare la mafia, partecipare alle manifestazioni di piazza contro la criminalità organizzata, riempirci la bocca con parole di solidarietà nei confronti delle vittime della ’ndrangheta, se poi per ottenere qualcosa bisogna chiedere favori ? Partendo dall’istituzione del difensore civico potremo finalmente creare quella catena di responsabilità, di diritti e doveri propria di una vera democrazia.

Dobbiamo sempre rivendicare il nostro diritto di cittadinanza, caro Vincenzo, al di là della nostra delusione o frustazione. Alla cultura del non-fare o del rimandare dobbiamo opporre la cultura dell’agire e la ricerca dell’equità sociale.

Disperatamente speranzoso, ti saluto cordialmente. Biasi