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Referendum

Monito dei vescovi: "Votare è un dovere civico"

Oggi. Ma ieri? Biasi, aiutaci!
martedì 13 giugno 2006 di Vincenzo Tiano
ROMA - I vescovi richiamano gli italiani al proprio dovere civico di elettori invitandoli ad andare alle urne per il referendum sulla Costituzione. Un monito, quello espresso attraverso la Sir - l’agenzia dei vescovi - volto a impedire l’astensionismo.
Secondo i vescovi è importante che i cittadini esprimano il proprio parere su una riforma che è stata votata a maggioranza e non attraverso le grandi intese. "In un sistema politico fatto di soggetti deboli, e sottoposto a ripetute (...)

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> Monito dei vescovi: "Votare è un dovere civico"

martedì 13 giugno 2006

Gentile vicedirettore,

i due contrastanti appelli, a mio avviso, fanno ancora più luce sulle chiare evidenti intromissioni della Chiesa Cattolica nella vita politica e sociale, e perchè no, anche economica (visto che non pagano l’ICI...) italiana. Però, se lo si legge tra le righe, il fatto che il vescovato inviti al voto potrebbe essere esso stesso un fatto destabilizzante. Mi spiego meglio. I prelati invitano al voto perchè, questa, è una modifica alla Costituzione voluta dal centrodestra! Quindi, in caso di astensionismo, anche se non occorre il quorum, la vittoria del "no" potrebbe essere più probabile.

Credo che molta gente ancora non abbia ben chiaro in mente sia cosa è un referendum, confermativo in questo caso, sia l’importanza di andare a votare, specie per una materia delicata come questa: colpa, chiaramente, dei politici (di destra e di sinistra) che non fanno altro che gettare confusione e benzina sul fuoco su una scelta che, tutto sommato, sta passando in secondo piano. Non ha quel risato che dovrebbe avere, insomma. Ma, ribadisco, è importante tanto quanto il voto politico! Comunque, mi allineo col suo testo e mi chiedo: passi che la Chiesa si intrometta in materia (socio-politica e culturale) di fecondazione, passi che la Chiesa si intrometta sull’aborto, passi che la Chiesa "sconsigli caldamente" di andare a vedere certi film, passi ancora il fatto di non accettare i PACS, ma ora, ditemi, cosa c’entra l’invito al voto della Chiesa?

Cioè, detto in parole veramente povere, alla Chiesa che gliene frega se uno va a votare o meno per questo tipo di referendum? Altro non è, quindi, a mio avviso che un...Caso di inaccettabile intromissione!

Come sempre cordialmente,

Mauro Diana.


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