STORIA E MEMORIA.
La poesia di Eduardo De Filippo, all’indomani della morte di Pier Paolo Pasolini [1975]:
PIER PAOLO
Non li toccate
quei diciotto sassi
che fanno aiuola
con a capo issata
la «spalliera» di Cristo.
I fiori,
sì,
quando saranno secchi,
quelli toglieteli,
ma la «spalliera»,
povera e sovrana,
e quei diciotto irregolari sassi,
messi a difesa
di una voce altissima,
non li togliete più
Penserà il vento
a levigarli,
per addolcirne
gli angoli pungenti;
penserà il sole
a renderli cocenti,
arroventati
come il suo pensiero;
cadrà la pioggia
e li farà lucenti,
come la luce
delle sue parole;
penserà la «spalliera»
a darci ancora
la fede e la speranza
in Cristo povero.
* Cfr. Fiamma Satta, "Una poesia di #Eduardo per la morte di #Pasolini".
#Dante2021/2022 e #Pasolini2021/2022: La #DivinaCommedia e "La #DivinaMimesis. L’#amor "che move il #sole e le altre #stelle" (Par. XXXIII, 145) e il "#Trasumanar e organizar": "un #affetto e la #vita di #PierPaoloPasolini"
FLS