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Locri, due arresti per l’omicidio Fortugno

mercoledì 21 giugno 2006 di Federico La Sala
Si tratta di Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio,
l’uno caposala e l’altro infermiere in un ospedale calabrese
Locri, due arresti per l’omicidio Fortugno
Uno sarebbe il mandante dell’agguato
(www.repubblica.it, 21.06.2006)
LOCRI (REGGIO CALABRIA) - La polizia di Stato ed i carabinieri hanno arrestato due persone a Locri nell’ambito dell’inchiesta sull’assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso a Locri in un agguato di (...)

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> Locri, due arresti per l’omicidio Fortugno

domenica 15 ottobre 2006

La vedova del politico ucciso a Locri scrive ai calabresi "Giustizia per tutti gli uomini uccisi dalla mafia"

Fortugno, la lettera della moglie "Combatterò per la tua verità"

Lieve malore per Congiusta, l’uomo che digiuna per protesta e chiede di trovare chi ha assassinato il figlio nel 2005 *

LOCRI (Reggio Calabria) - "Ti hanno ucciso, compagno della mia vita, ma io non lascerò niente dietro le spalle, non me lo perdonerei mai. Ora tu meriti questa battaglia per la ricerca della verità, e sia verità e giustizia per tutti gli uomini giusti morti per mano mafiosa, in questa terra che amavi e per cui sei morto". E’ uno dei passaggi della lettera che la vedova di Francesco Fortugno, Maria Grazia Laganà, ha scritto al marito assassinato il 16 ottobre dello scorso anno, pubblicata nel supplemento speciale di 12 pagine dedicato dal Quotidiano della Calabria all’anniversario dell’omicidio.

Negli stessi giorni in cui si preparano le commemorazioni pubbliche per ricordare l’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, la denuncia contro la ’ndrangheta torna in primo piano. In queste stesse ore infatti prosegue la protesta di Mario Congiusta, l’uomo che da venerdì sta portando avanti in piazza del Tribunale, a Locri, uno sciopero della fame per chiedere che vengano individuati i responsabili dell’omicidio del figlio Gianluca, ucciso a Siderno il 24 maggio del 2005. Oggi un abbassamento di pressione ha costretto l’uomo a sospendere la sua protesta. "Non è stato niente di grave - ha detto Congiusta - e domattina intendo riprendere lo sciopero". La protesta, comunque, va avanti. Il suo posto, infatti, è stato preso da Rosanna Scopelliti, figlia di Antonino, sostituto procuratore generale della corte di Cassazione ucciso in un agguato il 9 agosto 1991. Da ieri, inoltre, stanno facendo lo sciopero della fame a oltranza anche i ragazzi di Locri del movimento "E adesso ammazzateci tutti" e Gino Manca, padre di Attilio Manca (ucciso a Viterbo l’11 febbraio 2004), giunto a Locri da Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) insieme alla moglie e all’Associazione Rita Atria.

Ma sono le parole della lettera della vedova di Fortugno a colpire al cuore i calabresi. "Vedrai, mio amato - scrive - Giustizia busserà alla nostra porta e tremano gli assassini, perché loro spetta il peggior tormento. Mi avvolge la speranza di raggiungerti nell’appagamento di questa nostra sete di giustizia, di verità. Porto dell’amor tuo la forza in cuore".

"Chi - dice ancora Maria Grazia Laganà - ti ha strappato a me, interrompendo così violentemente il nostro respiro, il nostro beato andare per questa realtà che ci era stata concessa per viverla sempre insieme e a piena dignità? Chi ha potuto vendere la propria anima per spezzare con veleno mortale la nostra, congiunta e voluta tale dalla promessa solenne d’amore? Piango il vuoto dei nostri figli, Giuseppe, Anna, che sospirano il tuo impossibile ritorno nelle loro vite che procedono".

"Non cerco - scrive la vedova Fortugno - chi mi commisera. Io cerco te, solo te. Mio cavaliere di luce, fiero di servire i principi della vita. Ho bisogno di sapere che non resterai estraneo da lassù al grido forte del mio cuore che ti cerca sveglio nel buio, frantumato dal ricordo di chi ti ha tolto la vita".

Domani, in occasione del primo anniversario dell’omicidio a Locri arriveranno il vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli, e il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. (15 ottobre 2006)


*

www.repubblica.it, 15.10.2006


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