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TERRA!!! TERRA!!! PIANETA TERRA: FILOLOGIA E ’DENDROLOGIA’ (gr.: "déndron" - albero e "lògos" - studio/scienza). L’ALBERO DELLA VITA ...

RIPENSARE L’EUROPA!!! CHE COSA SIGNIFICA ESSERE "EU-ROPEUO". Per la rinascita dell’EUROPA, e dell’ITALIA. La buona-esortazione del BRASILE (2005). Una "memoria" - di Federico La Sala.

(...) il “nuovo mondo” che abbiamo costruito dimostra quanto presto abbiamo dimenticato la ‘lezione’ delle foreste, dei mari, dei deserti, e dei fiumi e delle montagne!!!
giovedì 25 aprile 2024
Secondo quanto suggerisce Vitruvio (De architectura, 2,1,3) la struttura del tempio greco trasse la sua origine da primitivi edifici in argilla e travi di legno (Wikipedia)
IL SEGRETO DI ULISSE: "[...] v’è un grande segreto /nel letto lavorato con arte; lo costruii io stesso, non altri./ Nel recinto cresceva un ulivo dalle foglie sottili,/rigoglioso, fiorente: come una colonna era grosso./Intorno ad esso feci il mio talamo [...]"
(Odissea, Libro XXIII, vv. 188-192).
EUROPA. PER IL (...)

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> RIPENSARE L’EUROPA! - USA 2016. In una notte, un intero mondo è diventato vecchio. L’Unione sembra un club di vecchi reduci.

sabato 12 novembre 2016

EUROPA

L’Unione sembra un club di vecchi reduci

di Danilo Taino (Corriere della Sera, 12.11.2016)

Europa confusa, nella reazione a Donald Trump presidente degli Stati Uniti. Ancora più che la sorpresa - che c’è stata anche questa volta, come dopo la Brexit - sono la lettura di quel che è successo in America, l’atteggiamento da tenere verso la nuova Washington e il senso di abbandono creato dal «tradimento americano» a dare l’idea delle difficoltà dei leader della Ue di fronte al mondo cambiato da un outsider. Tutti consapevoli di dovere collaborare ma Angela Merkel fredda, Jean-Claude Juncker sarcastico e sprezzante, François Hollande alla ricerca di chiarimenti.

È una svolta della storia e il Vecchio Continente, disorientato, vacilla. In difficoltà per ragioni sue - Brexit, rifugiati, economia, Putin, Erdogan - l’Europa non era pronta per lo choc dell’8 novembre. Di fronte al riallineamento dell’ordine mondiale, è allibita. Impreparata più di quanto non lo siano Russia, Cina, India; e più di quanto non lo siano gli Stati Uniti stessi, che la svolta storica hanno innescato, e la Gran Bretagna, che verso nuovi equilibri stava già veleggiando.

In una notte, un intero mondo è diventato vecchio. Persino nell’iconografia. Il passato darà la sua triste festa d’addio a Berlino, dal 16 al 18 novembre, quando Frau Merkel riceverà Obama: baci d’addio. Nella mattinata del 18, alla cancelliera si aggiungeranno Hollande, Renzi, Theresa May e Mariano Rajoy: quando è stato deciso l’incontro, nessuno prevedeva la svolta di Washington; ora, la festa sembrerà una rimpatriata di reduci del vecchio ordine transatlantico.

A Trump, Merkel chiede il rispetto dei valori di libertà e democrazia. Giusto. Hollande vuole chiarezza su guerra al terrorismo, Ucraina, Siria, accordo nucleare con l’Iran e cambiamenti climatici. Più che giusto. La realtà, però, è che dietro alle corrette dichiarazioni politiche europee c’è il terrore che il mondo sia avviato verso le scorrette soluzioni politiche alle quali l’Europa del soft power non è in grado di rispondere.

È il terrore della solitudine davanti a sfide straordinarie ora che l’alleato di 70 anni vuole ridimensionare i legami transatlantici.

Ieri, a Berlino, numerosi politici speravano che Angela Merkel annunciasse al più presto la decisione di ricandidarsi: è l’unico paio di mani sicure nella vecchia Europa frastornata. Non può bastare.


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