Ansa» 2008-06-10 08:43
SUPERMAN, IL PRIMO SUPEREROE VOLA DA 70 ANNI
ROMA - Forza sovrumana, velocità, vista a raggi X, invulnerabilità (tranne che alla kriptonite, il minerale che può arrivare a ucciderlo), volo: sono le caratteristiche di Superman, il primo fra tutti i supereroi, l’invincibile uomo d’acciaio dai buoni sentimenti, che domani compie 70 anni. Era il 10 giugno del 1938 quando, sul numero 1 di Action Comics, edito dalla National (poi Detective Comics), debuttò il personaggio creato da Jerry Siegel e Joe Shuster, due studenti della Glenville High School, nello stato di New York. Inviato sulla Terra dal lontano e ormai distrutto pianeta Krypton, allevato da una gentile e umile coppia di agricoltori che gli daranno il suo nome ’borghese’, Clark Kent, Superman cresce nella cittadina di Smallville, dove tornerà regolarmente per ritrovare pace e serenità.
Un ambiente tranquillo, costantemente messo a confronto con Metropolis, la caotica e infernale New York, dove Clark Kent troverà lavoro come reporter al Daily Planet. E’ qui che, grazie ai suoi superpoteri, combatterà sempre contro i nemici che attentano ai valori di base della società americana, dai primi gangster ai sofisticati scienziati nemici della razza umana. In Italia, Superman esordisce nel 1939, sugli Albi dell’audacia: "In realtà per noi era Nembo Kid", ricorda Marco Giusti, critico e studioso di cinema e fumetti. "Lo celebriamo come il primo supereroe, ma in realtà, come spiega molto bene il personaggio di David Carradine nel film Kill Bill vol.2, non lo è in senso tradizionale. Superman, infatti, non é una persona che ha poteri soprannaturali e ogni tanto li tira fuori, ma un alieno che si camuffa da persona normale".
Un eroe non a caso ebreo: tutti i disegnatori dei primi comics made in Usa erano ebrei, originari dell’Europa centrale, a cominciare proprio dai padri dell’uomo d’acciaio: Siegel era figlio di immigrati ebrei lituani, mentre in genitori di Shuster venivano dall’Ucraina e dai Paesi Bassi. Più in generale, Giusti vede in Superman l"all american herò, l’eroe interamente americano: "Gli americani hanno visto il genere supereroe come il prodotto statunitense per eccellenza, finalmente affrancato dalle mitologie europee, e hanno riletto in questa chiave tutto il Novecento, fino ad arrivare a Hulk, agli X-Men o a Iron Man".
Consacrato da una fortuna che ha spaziato dalla pubblicità - si pensi perfino a Capitan Dash - all"arruolamentò a scopi benefici nei teatri di guerra - come in Kosovo o Bosnia, dove è stato usato per spiegare ai bambini come evitare le mine antiuomo - Superman è anche morto (nel 1993), poi è risorto e intanto è approdato in tv e al cinema, con cinque film. Il primo è stato diretto da Richard Donner trent’anni fa, nel 1978, con Christopher Reeve nei panni dell’eroe in calzamaglia azzurra e mantello rosso che avrebbe indossato per altre tre volte. Rimasto paralizzato nel 1995 per una caduta da cavallo, diventato uno dei più celebri paladini delle ricerche mediche basate sulle cellule staminali, l’attore è morto nel 2004, a 52 anni.