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Chiesa

Il pastore tedesco

sabato 23 aprile 2005 di Emiliano Morrone
Riportiamo, in basso, entrati in pagina, la geniale copertina del quotidiano il manifesto, il giorno successivo (20 aprile 2005) all’elezione del papa, Benedetto XVI.

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> Il pastore tedesco

sabato 9 dicembre 2006

E ’Il Manifesto’ bersaglia ancora il Papa. Oggi il titolo sulla sua foto: "Il bastone tedesco"

L’Osservatore Romano contro i Pacs: "Battaglia senza senso"

Per il quotidiano vaticano l’annunciato ddl sulle unioni civili denota ancora una volta il "carattere ipocrita di queste iniziative" che mirano solo a stravolgere la famiglia*

Roma, 9 dic. - (Adnkronos/Ign) - ’’Si parla del primo mese del prossimo anno come il traguardo per una battaglia senza senso: una battaglia combattuta purtroppo anche da chi farebbe meglio a meditare, magari di fronte alla rappresentazione della Natività’’. E’ quanto scrive ’L’Osservatore Romano’ ricordando che ’’a gennaio, almeno con il buon gusto, a questo punto fortuito, di aspettare che passino serenamente le festività natalizie, si affronterà, ha detto il governo, la questione delle unioni di fatto’’.

Per il quotidiano vaticano, ’’con l’annuncio dell’impegno del governo a produrre un disegno di legge sulle unioni civili, si è ribadito nuovamente il carattere ipocrita di queste iniziative che mirano esclusivamente ad accreditare una forma alternativa di famiglia. Si continua a dire che a gennaio si parlerà di diritti individuali e che la famiglia rimarra’ una sola, quella tradizionale, che nessuno vuole mettere in pericolo’’.

Denuncia l’organo ufficiale d’informazione della Santa Sede: ’’Si tratta di menzogne. Non ha senso parlare di diritti individuali di persone alle quali è riconosciuto uno stato di coppia e ancora di più di diritti che hanno uno spiccato carattere pubblico, come quelli relativi ai temi previdenziali ed assistenziali. La constatazione è talmente immediata da far pensare che chi esprime certe giustificazioni abbia oltre ad assai poco rispetto per la famiglia, anche un certo disprezzo per l’intelligenza degli uditori’’.

Spiega ’L’Osservatore Romano’: ’’Quali che siano le norme da inserire in quel disegno di legge, è chiaro che il tutto andrà fatalmente a costituire una legislazione parallela a quella del diritto di famiglia, il quale diventerebbe, come lo stesso matrimonio, un istituto relativo. Chi difende le coppie di fatto, eterosessuali od omosessuali, spesso afferma anche che riconoscere queste unioni non arreca alcun danno alla famiglia. Anche questa è una, non sappiamo quanto inconsapevole, menzogna. La famiglia eterosessuale, fondata sul matrimonio, diventa inesorabilmente un fenomeno relativo: uno dei diversi fenomeni sociali, una delle diverse forme di accoppiamento’’.

Poi la furia dell’’Osseravtore Romano’ si scatena contro i volantini di ieri del "Manifesto" con la scritta ’lasciaci in pacs’ e lanciati al passaggio dal corteo papale in via Tomacelli. ’’Neanche il buon gusto ha frenato quelli che, durante l’atto di omaggio del Santo Padre in occasione della ricorrenza dell’Immacolata Concezione, hanno voluto chiarire a tutti, con il loro spregevole volantinaggio, quale è la matrice ideologica che è dietro a certi progetti’’, scrive il quotidiano vaticano.

E dopo i volantini, ’Il Manifesto’ torna a prendere di mira Benedetto XVI. ’’Il bastone tedesco’’ è il titolo d’apertura scelto nell’edizione di oggi, su una foto del Papa con in mano il pastorale. ’’Benedetto XVI -scrive poi il quotidiano comunista- ritorna sul suo tema preferito e preme sul mondo della politica diviso sui pacs’’.

In prima pagina compare anche un fondo di Ida Dominijanni dal titolo ’’I mercanti del tempio’’, nel quale si sottolinea, tra l’altro, che nei ’’campi, freddamente detti ’eticamente sensibili’ ma che caldamente toccano la condizione umana di tanti e tante’’, quali eutanasia, coppie di fatto e procreazione assistita, ’’la sovrapposizione e la rincorsa tra il potere temporale del Vaticano e il potere politico dello Stato non fa che annodarsi in un ingorgo paralizzato e paralizzante, che erode tanto le basi della cittadinanza quanto quelle della fede’’.

In difesa del Papa intervengono i Popolari-Udeur che in una nota definiscono i volantini lanciati ieri dalla redazione del ’Manifesto’ ’’intolleranti, faziosi ma anche stupidi". L’Udeur si domanda che c’entra il Pontefice con una questione che, non da oggi, divide il mondo politico italiano? "Evidentemente, questi paladini della democrazia a senso unico vorrebbero che su di un tema così delicato la Chiesa stesse zitta e rinunciasse al suo magistero. Francamente se lo potevano evitare’’. E poi l’affondo nei confronti degli estremisti di sinistra: ’’Il fatto è che ancora una volta esponenti di una sinistra radicale e anticlericale hanno dimostrato quanto sia difficile, molto difficile, stare insieme e fare un percorso politico con chi non ha alcun rispetto per le idee altrui e, addirittura, dileggia il più alto riferimento del mondo cattolico’’.

Sulla questione si pronuncia anche Alfredo Mantovano di An. ’’Il fondamentalismo non è un modo estremo di porsi, di pensare e di operare che riguardi esclusivamente il piano religioso -afferma l’esponente di via della Scrofa-: esiste anche un fondamentalismo laicista, pericoloso per sé e per gli altri. Il volantinaggio dalla sede del ’Manifesto’ prima del passaggio del Papa ne è l’ultimo esempio in ordine di tempo: è un fondamentalismo che si infastidisce che il Pontefice attraversi Roma, come due anni fa al sindaco di Parigi dava fastidio che venisse innalzata una croce sul sagrato di Notre Dame, come a certe catene di supermarket dà fastidio esporre e vendere i pupi del presepe’’.

* ADNKRONOS, 09.12.2006


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