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LIBERALIZZAZIONE

Farmaci da banco nei supermercati. Una scelta opinabile

lunedì 3 luglio 2006 di Mauro Diana
Farmaci da banco nei supermercati. Una scelta opinabile.
Il centrosinistra sembra finalmente uscito da quel torpore che gli ronzava intorno dopo la vittoria al cardiopalma delle scorse politiche. Con un provvedimento firmato dal ministro Bersani, il governo Prodi ha dato il via libera ad una serie di liberalizzazioni che riguardano tutti i singoli cittadini: dalle licenze dei taxi, agli onorari dei liberi professionisti sino alla tanto discussa abolizione dell’ICI che la Chiesa non pagava (...)

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> Farmaci da banco nei supermercati. Una scelta opinabile

domenica 23 luglio 2006
Non so se la novità porterà vantaggi economici notevoli per il consumatore... lo vedremo, so solo che certamente è il primo duro colpo ad una lobby incredibilmente forte e compatta come quella dei farmacisti. Mi auguro che lo studente di farmacia che ha scritto il commento sia figlio di farmacista o abbia notevoli disponibilità economiche per poter rilevare una farmacia (milioni di euro), altrimenti le sue prospettive sono ben peggio di quelle da lui stesso pronosticate.. Io sono farmacista, lavoro in farmacia come dipendente e, credetemi, sono veramente stufo di vedere giovani laureati/e obbligati a lavorare gratis (contratti di collaborazione libera) con la promessa di una futura assunzione che, di fatto, spesso si traduce in contratti di sei mesi rinnovati di volta in volta.D’altronde il risultato dell’equazione farmacie in numero chiuso + facoltà di farmacia aperta a tutti offre un risultato scontato:un’enormità di farmacisti a disposizione di un numero ridotto di titolari. La prova definitiva ? avete letto la proposta di federfarma? Ma come? prima criticano la distribuzione dei farmaci nei supermercati perchè il farmaco deve esseredispensato da personale competente e poi loro stessi propongono la vendita anche senza obbligo della presenza di un farmacista? non sarà mica perchè sono preoccupati di non poter più disporre di tutto quei neo-laureati in esclusiva? e come mai quell’insistenza nel proporre confezioni diverse per la grande distribuzione? forse perchè sanno bene che il consumatore medio ( i generici qualcosa stanno insegnando) nel dubbio sceglie la vecchia strada? Solo un’ultima considerazione: Se un medico, dopo la laurea, per esercitare dovesse obbligatoriamente o essere figlio di medico o avere enormi disponibilità economiche, sareste così sicuri della sua competenza?Il farmacista che vedete sempre, quello che vi consiglia, quello di cui vi fidate è un laureato a cui viene impedito di esercitare la libera professione.Quello che difendete è ( non sempre, ma molto spesso) uno che non vedete perchè al bancone non lavora, è nel retro a contar soldi..

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