Inviare un messaggio

In risposta a:
ECCLESIA DE EUCHARISTIA (Giovanni Paolo II, 2003). Il cristianesimo non è un "cattolicismo": il ’cattolicesimo’ è morto.

INDIETRO NON SI TORNA: GIOVANNI PAOLO II, L’ULTIMO PAPA. PER IL DIALOGO A TUTTI I LIVELLI: UT UNUM SINT. Un omaggio a WOJTYLA: UN CAMPIONE "OLIMPIONICO", GRANDISSIMO. W o ITALY !!! - di Federico La Sala

Il "Dio" dei nostri ’padri’ e delle nostre ’madri’ è il "Dio" dei viventi, non dei morti !!! LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO". E’ ORA DI RESTITUIRE "L’ANELLO DEL PESCATORE" A GIUSEPPE, PER AMARE BENE MARIA!!!
domenica 1 maggio 2011
[...] Che Egli viva in eterno, nella verità e nella pace - e nella memoria e nel cuore del nostro tempestoso presente storico, in lotta per portare alla luce una nuova - e più degna di noi stessi e di noi stesse - concezione dell’umano e del divino [...]
“DUE COLOMBI”, “DUE SOLI”. A KAROL J. WOJTYLA - GIOVANNI PAOLO II, in memoriam (03.04.2005)
GUARIRE LA NOSTRA TERRA. Lettera aperta a Israele (già inviata a Karol Wojtyla) sulla necessità di "pensare un altro (...)

In risposta a:

> INDIETRO NON SI TORNA: GIOVANNI PAOLO II, L’ULTIMO PAPA. PER IL DIALOGO A TUTTI I LIVELLI: UT UNUM SINT. ---La leggenda del beato Wojtyla (di don Filippo Di Giacomo).

mercoledì 3 febbraio 2010

La leggenda del beato Wojtyla

di Filippo Di Giacomo (l’Unità, 03 febbraio 2010)

Santo subito o appena possibile, sull’orbe catodico incombe la probabile beatificazione di Giovanni Paolo II. La data presunta dovrebbe essere intorno alla prima metà di ottobre, la seconda o la terza domenica del mese. Se ne parlerà molto, forse troppo. Proprio in Vaticano, da alcuni giorni, in tanti si dicono certi che il prezioso reliquario che conterrà il cuore di Karol Wojtyla sia appena stato consegnato all’attuale arcivescovo di Cracovia. «Lascio qui il mio cuore» fu l’esclamazione con la quale il Papa polacco si congedò - durante le sua ultima visita in Polonia nel 2002 - dai fedeli di Kalwaria, il santuario vicino a Wadowice frequentato da Wojtyla bambino e dalla sua famiglia.

Da qui a pensare che il Pontefice alludesse all’abitudine, tutta polacca, di riportare in patria il cuore dei grandi esuli, ce ne vuole. In ogni caso occorre porsi due domande: il cuore per il ritorno in Polonia e per il reliquario cracoviense sarà estratto dai resti di Wojtyla seppelliti in San Pietro, oppure è già stato prelevato al momento della sua morte? E se così è stato, è proprio vero che è morto alle 21,37 del 2 aprile del 2005 visto che neanche venti minuti dopo era già stato composto nella sua cappella privata?

Stiamo facendo un esercizio di stile su di un possibile scenario che comunque appare già abbastanza definito. Qualcuno ha persino rispolverato arcinote chiacchiere sulle sue amicizie femminili e qualche altro non si è ricordato nemmeno che l’abitudine di recitare salmi penitenziali con le braccia aperte, o ritmando la preghiera colpendosi le spalle con la cintura o con delle cordicelle annodate, è una prassi ascetica di molte tradizioni spirituali, compresa quella del carmelo teresiano nel quale il giovane Wojtyla aveva chiesto di entrare.

La beatificazione di Wojtyla è una cosa troppo seria per essere lasciata in mano ad una ciarliera brigata di dilettanti allo sbaraglio. Karol Wojtyla è nato nel 1920. In quegli stessi anni, mentre il giovane romantico polacco (definizione che il Pontefice ha dato di se stesso in «Dono e mistero», primo volume della sua biografia) maturava la sua vocazione sacerdotale, in Europa nascevano almeno quaranta fondatori di quei “movimenti” che, divenuto Papa, Giovanni Paolo II legittimò nella Chiesa.

Una concentrazione di carismi che forse non ha eguali: stiamo parlando di Giussani, Lubich, Escrivà ed altri che hanno dato i natali a movimenti capaci di affrontare, e a loro modo risolvere, i problemi che la Chiesa aveva con la modernità. «Il peccato più grande del mondo moderno - ha scritto Eugène Ionesco - consiste nel non sapersi accettare». Giovanni Paolo II non è nato, nè vissuto per essere portato sugli altari da bacchettoni di professione. La sua memoria infatti non può essere confinata in alcun deserto esistenziale perché egli è vissuto nel mondo, abbracciandolo nella sua totalità, e non ha mai camminato da solo. Contro le previsioni di chi annunciava la fine dell’era cristiana e la fondazione di un evo post-cristiano, ha ristabilito il dialogo con la contemporaneità. Grazie a Giovanni Paolo II, da Benedetto XVI in poi, molti suoi successori vedranno fiorire qualcosa di cui stiamo appena appena avvertendo la crescita.

Una crescita che sboccierà dai “semi” che Karol Wojtyla ha così generosamente sparso con la sua parola e la sua vita. Esaltando il senso del lavoro come realtà “manipolata” alla luce di un ideale (per questo l’Opus Dei può parlare di “santità” del lavoro), ha legato l’idea di cultura ad un insieme di nessi tutti collegati all’essere, al principio ultimo (per questo Comunione e Liberazione parla della cultura per guarire “l’uomo frantumato”), ha teorizzato come possibile la convivenza tra culture e religioni intorno ai valori che ogni essere umano ha in comune con il suo prossimo (per questo i Focolari parlano di “unità del genere umano”), ha portato al centro dell’attenzione ecclesiale la persona bisognosa (per questo Sant’Egidio parla di società solidale)... Non sono piccole cose, e neanche cose isolate. Sono verità più che sufficienti per rendere la prossima cerimonia di beatificazione un evento ecclesiale capace di far rivivere a tutti l’esperienza di una Chiesa che Giovanni Paolo II, fedele all’insegnamento di Papa Roncalli, vedeva con passione come un giardino da coltivare e non un museo da custodire.

Per favore, chi può faccia di tutto per difendere, agli occhi dei fedeli, il primato della sua avventura umana e cristiana su ogni possibile, e più o meno bene intenzionata, interpretazione baciapilesca. E risparmi al mondo cattolico lo scoraggiante spettacolo dello show business che si sta annunciando.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: