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SUL "CASO BOFFO", UNA BREVE RIFLESSIONE DELL’ARCIVESCOVO GIOVANNI CLIMACO MAPELLI

venerdì 4 settembre 2009
I DUE DINO
LA CHIESA DELLA SOLIDARIETA’ E LA CHIESA DELL’INDIFFERENZA E DEL SILENZIO
Dino Boffo riceve la solidarietà di tutta la CEI e del Vaticano al completo, l’altro Dino, il gay accoltellato a Roma, solo indifferenza e silenzio
di + Giovanni Climaco Mapelli (...)

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> SUL "CASO BOFFO" --- IL DELITTO E’ COMPIUTO (di Giuseppe D’Avanzo).

venerdì 4 settembre 2009
Signor Giuseppe D’Avanzo lei e’ libero di scivere cio’ che vuole in merito alla nota vicenda dell’ex direttore dell’Avvenire Dino Boffo, ed e’ altrettanto libero di proseguire assieme alla stragrande maggioranza dei suoi colleghi giornalisti alla crociata anti Berlusconi dove li’ si che ogni arma e’ lecita, alla faccia della presenta non liberta’ di stampa. Lei e’ libero di non voler vedere i fatti che non le fanno comodo. Provi pero’ per un attimo ad immaginare che quella velina e quella sentenza con condanna e ammenda di 516 euro per molestie riportassero il nome di Berlusconi e non di Boffo,e provi magari anche ad immaginare che cio’ fosse avvenuto mentre il Primo Ministro fosse stato Prodi o altro esponente dei precedenti governi Ulivo e csx (questo per spuntarvi la pretestuosa arma sul continuo sbandieramento della vita privata del premier con la scusa che sia ricattabile). Provi ad immaginare allora quali domande si porrebbe ora lei, in primis la segretazione degli atti della vicenda da parte del giudice. Quale e quanta importanza avrebbe allora la vicenda. Non sarebbe piu’ killeraggio ma servizio alla societa’ civile (e gia’ quelli che non sono con voi sono incivili, vero?). Quante prime pagine su prime pagine. Non oso neanche immaginarlo. Forse neanche uno tsnumi nello stretto di Messina avrebbe distolto il gruppo dei De Benedetti (si ricordi che lei scrive e puo’ scrivere quel che scrive perche’ l’emigrato svizzero e il donnaiolo di Arcore non sono propriamente in grande amicizia), dei Murdock (a proposito dello sbandierato commento del NYT, vero!), a continuare a martellare e bombardare sulla vicenda. Il signor Boffo non e’ un cittadino qualsiasi sul quale si e’ abbattuta la tempesta mediatica. Era il direttore dell’Avvenire giornale dei Vescovi italiani, e da che fa la morale in una posizione che rappresenta la Chiesa deve per primo essere pulito e vivere coerentemente. Altre volte casomai comuni cittadini sono stati sbattuti sui giornali perche’ di riflesso su intercettazioni telefoniche. Forse lei e il suo gruppo allora avete parlato di privacy? Non avete forse pubblicato tutto? Siamo alle solite, anzi la solita doppia morale. Per finire riprendo l’inizio e le dico che lei e’ libero di essere dire tutto cio’ che vuole ma non si permetta di dare di complici dell’assassinio (mediatico) a che semplicemente ha gli occhi ben aperti per vedere la solita ambiguita’ e doppio pesismo di voi liberi giornalisti illuminati progressisti liberali galantuomini di sinistra o giu’ di li. Non si permetta.

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