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ENZO MAZZI E’ MORTO. La Comunità dell’Isolotto lo ricorderà domani mattina, domenica 23 ottobre, nella loro sede in via degli Aceri 1,alle 10,30.

sabato 22 ottobre 2011
Un “operaio per il Regno” ci ha lasciato
COMUNITA’ CRISTIANE DI BASE
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c/o CdB San Paolo - Roma
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-  www.cdbitalia.it
Carissimi amici ed amiche delle comunità di base,
è con profondissimo dolore che vi comunico la triste notizia che Enzo Mazzi (...)

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> ENZO MAZZI ----- E’ morto don Mazzi il parroco del dissenso (di La redazione di Repubblica-Firenze).

domenica 23 ottobre 2011

ENZO MAZZI E’ MORTO. La Comunità dell’Isolotto lo ricorderà domani mattina, domenica 23 ottobre, nella loro sede in via degli Aceri 1,alle 10,30.



-  E’ morto don Mazzi il parroco del dissenso *

E’ stato uno degli animatori del cattolicesimo di base, protagonista alla fine degli Anni ’60 di un clamoroso scontro con l’allora arcivescovo di Firenze, Ermenegildo Florit

E’ morto don Enzo Mazzi animatore della Comunità dell’Isolotto e che domani (domenica) nella sede di via degli Aceri 1 alle ore 10,30 lo ricorderà. il sindaco Matteo Renzi ha detto: "Con Mazzi se ne va una figura fortemente legata alla città e in particolare al quartiere dell’Isolotto, dove il suo impegno si è protratto fino agli ultimi giorni. Ai familiari e alla sua comunità vanno le nostre sentite condoglianze".

Don Mazzi è stato un collaboratore di Repubblica, per anni i suoi interventi hanno accompagnato i lettori e hanno spiegato la posizione di quei cattolici che non sempre si riconoscevano nelle gerarchie ecclesiastiche.

Nato nel 1927, fu nominato parroco dell’Isolotto, uno dei grandi quartieri popolari di Firenze, nato del Dopoguerra. La nuova chiesa ospitava un gruppo di sacerdoti e laici che risentiva del clima del Concilio Vaticano II sulla scia del pensiero di Giorgio La Pira, Ernesto Balducci e Lorenzo Milani.

La Comunità abolì la separazione fra ricchi e poveri, clero e laici: in canonica furono alloggiati tre nuclei familiari, ex carcerati, disabili. La Comunità solidarizzava con quell’area cattolica che non si riconosceva più nella Dc. Don Mazzi contribuì a realizzare dentro la canonica un asilo, una piccola fabbrica, un laboratorio per invalidi. Le sue posizioni erano sempre più in contrasto con la curia fino ad arrivare allo scontro dell’autunno del 1968 quando un’assemblea della Comunità richiamò 10mila persone e la vicenda divenne un caso internazionale. Il cardinale Ermenegildo Florit, decise di reprimere duramente il dissenso: intimò a Mazzi e ai suoi collaboratori di lasciare la chiesa sostituendolo con un nuovo parroco. Cinque sacerdoti e tre laici furono incriminati dalla magistratura.

Da quel momento don Mazzi continua a lavorare, ma dentro la sua comunità di base che si riunisce in piazza dell’Isolotto proprio davanti alla chiesa. Soltanto alla fine degli Anni ’80 si è avviata una normalizzazione dei rapporti grazie all’intervento del cardinale Silvano Piovanelli.

Innumerevoli i suoi scritti e le sue pubblicazioni sui temi legati alla religione, al sociale e alla tolleranza della chiesa.

Guarda la storia di don Mazzi

La redazione di Repubblica-Firenze ricorda con affetto l’intelligenza, il coraggio, l’indipendenza di pensiero di Enzo Mazzi.

* la Repubblica, 22 ottobre 2011


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