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MATERA 2019: UN VIAGGIO IN BASILICATA CON DON GIUSEPPE DE LUCA. Un ’ricordo’ - di Federico La Sala

mercoledì 9 maggio 2018
NELLA FOTO, ROCCO A. PETRONE (1926-2006)
Sasso di Castalda, sospesi tra cielo e terra a 120 metri sul Ponte della Luna
LUCANIA, OGGI: MEMORIA (E PROFEZIA) DI CARLO LEVI, DI "UN TORINESE DEL SUD", SEPOLTO AD ALIANO.

SUI LUOGHI DELLA (...)

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> MATERA 2019: UN VIAGGIO IN BASILICATA -- Si prepara il ritorno alla Luna. Sarą un trampolino per Marte.

giovedì 14 giugno 2018

Si prepara il ritorno alla Luna, prima i robot e poi l’uomo

Sarą un trampolino per Marte

di Redazione ANSA *

      • [Foto:] Rappresentazione grafica del Sistema Solare (fonte: NASA) © Ansa

E’ partito alla Nasa il conto alla rovescia per il ritorno alla Luna: i primi a calpestare il suolo lunare saranno dei robot e soltanto in seguito sarą la volta di nuove missioni umane. A guidare il nuovo salto verso la Luna e poi verso Marte, attraverso il Sistema Solare, sarą Steve Clarke, nuovo amministratore per l’Esplorazione.

Nel frattempo mondo scientifico e industrie sono al lavoro per mettere a punto nuove tecnologie per portare sulla Luna strumenti e macchine che prepareranno l’avamposto per futuri equipaggi umani. Il programma, chiamato Clps (Commercial Lunar Payload Services) prevede un’accelerazione di due o tre anni sulla tabella di marcia che finora la Nasa si era data: i primi contratti potranno essere assegnati entro dieci anni a partire dall’inizio del 2019 e il primo robot sulla Luna dovrebbe arrivare non oltre il 31 dicembre 2021. Accanto alle nuove macchine allo studio, la Nasa prevede di riconsiderare quelle progettate per la missione recentemente cancellata Resource Prospector. Era destinata a scavare le prime miniere sulla Luna allo scopo di prelevare il materiale da utilizzare per costruire future basi per gli equipaggi umani.

Si lavora contemporaneamente al progetto di una stazione spaziale in orbita lunare, chiamata Lop-G (Lunar Orbital Platform-Gateway) e la cui realizzazione potrebbe prendere il via nel 2022: un progetto internazionale che dovrebbe coinvolgere gli stessi partner dell’attuale Stazione Spaziale Internazionale, ossia le agenzie spaziali di Stati Uniti (Nasa), Europa (Esa), Russia (Roscosmos), Giappone (Jaxa) e Canada (Csa). La nuova stazione spaziale "ci darą una presenza strategica nello spazio cislunare", ha osservato William Gerstenmaier, amministratore della Nasa per l’Esplorazione umana. "Orienterą - ha aggiunto - la nostra attivitą con i partner commerciali e internazionali e ci aiuterą ad esplorare la Luna e le sue risorse.

Si guarda gią anche al passo successivo, ossia al veicolo interplanetario chiamato Deep Space Transport (Dst), in grado di trasportare equipaggi umani e considerato un vero e proprio trampolino per l’esplorazione di Marte. Il suo progetto, presentato recentemente, non č stato ancora presentato ufficialmente e al momento si prevede che possa essere realizzato a partire dal 2027.

* ANSA 13 giugno 2018


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