L’intervento del cardinale Sepe
«Facciamo emergere la speranza, rimbocchiamoci le maniche»
«Coraggio, resta poco della notte». È questo l’incoraggiamento dell’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, in un messaggio agli Stati generali dell’antimafia, organizzati da "Libera", l’associazione presieduta da don Luigi Ciotti. A Napoli e nei territori segnati dalla presenza della malavita, «nel buio della notte è necessario far emergere la forza della speranza», afferma il cardinale, evocando «la forza del potere dei segni» che può ergersi contro «la logica dei segni del potere». Essi sono infatti «un modo concreto ed evangelico per ridonare la piena giustizia, la speranza di riuscire in questa lotta contro il male».
Nel messaggio, Sepe esorta i credenti a collaborare «mano nella mano, con tutte le donne e gli uomini di buona volontà». «Di fronte a questa notte - scrive - dobbiamo sentirci come la sentinella che aspetta l’aurora con animo fiducioso: potremo dire a noi stessi e perfino ai carnefici di avere coraggio perché resta poco della notte. Un messaggio di speranza che ci sollecita a denunc iare inerzie e ritardi e a rimboccarci le maniche perché la mafia non va soltanto combattuta: deve essere sconfitta».
Commentando la lettera del cardinale Sepe, don Ciotti ha sottolineato il punto in cui «sollecita ad essere ancora più vicini alle vittime ma nello stesso tempo a denunciare inerzie e ritardi e a rimboccarci le maniche perché la mafia non va soltanto combattuta: deve essere sconfitta».
Sul convegno di "LIBERA", cfr, sul sito, "CONTROMAFIE": GLI STATI GENERALI