Scheda-Recensione *
Arrigo Colombo
La Chiesa, la sua defezione dal progetto evangelico di comunità fraterna e dal progetto e processo di liberazione dell’umanità Mursia, Milano, 2015, pp. 275, 20€
Nella Trilogia della Nuova Utopia che il filosofo lombardo Arrigo Colombo, attivo nell’Università del Salento- Lecce, ha scritto per l’editrice Mursia, non poteva mancare la questione del progetto evangelico di una comunità fraterna e di come la Chiesa gerarchica abbia finito per tradirlo, soccombendo al blocco della società ingiusta che domina la storia umana.
Così, dopo il primo volume dedicato al progetto di costruzione di una società giusta e fraterna (La Nuova Utopia. Il progetto dell’umanità, la costruzione di una società di giustizia, 2014) e il secondo centrato sul quadro di quella che può e deve essere una società di giustizia (La società di giustizia. Ciò che l’umanità ha progettato nel tempo e ciò che sta costruendo, 2015), l’autore sviluppa la sua riflessione sul ruolo che ha giocato e che gioca la Chiesa in questo progetto.
Di certo, spiega Colombo, la ricerca sulla Chiesa e sulla sua storia è un passo necessario per comprendere la vicenda della Nuova Utopia, quel «“non-luogo” che è il “buon-luogo”; la società che non esiste perché è la società buona, giusta, mentre domina ovunque la società ingiusta; la società che non esiste ancora, ma su cu l’umanità è protesa da sempre; e però in parte già esiste perché l’umanità la sta costruendo».
Un progetto «che l’umanità ha in sé sempre», ma che a un certo punto è stato raccolto nell’annuncio evangelico, come la “buona novella” da portare ai popoli, e affidato dal Cristo alla comunità che si era formata attorno a lui, come «la sua Chiesa», intesa, «originariamente e propriamente», come il luogo della società giusta e fraterna.
Un compito che è stato poi neutralizzato e affondato «nel blocco millenario di dispotismo, conquista di popoli, formazione di imperi, guerra perenne, espropriazione e discriminazione del popolo-povero, asservimento della donna, schiavitù», da cui però si sta liberando, «in un processo lungo e difficile» di recupero del progetto evangelico e di purificazione della fede da tutti quegli errori in cui è caduta la Chiesa gerarchica e papale: dall’assunzione del modello monarchico e imperiale alla condanna dei moderni movimenti di liberazione, dalla dottrina androcentrica e patriarcale all’oscuramento del principio fraterno e della legge dell’amore, dal rifiuto della libertà di coscienza all’etica repressiva della sessualità.
* Adista Segni nuovi, 19 MARZO 2016 • N. 11
Sul tema, nel sito, si cfr.:
IL MESSAGGIO EVANGELICO, IL PARADOSSO ISTITUZIONALE DEL MENTITORE, E LA CATASTROFE DELL’EUROPA. “Come fu possibile la hitlerizzazione dell’Imperativo Categorico di Kant? E perché è ancora attuale oggi?” (Emil L. Fackenheim, Tiqqun. Riparare il mondo).
DISTRUGGERE IL CRISTIANESIMO: IL PROGRAMMA "ANTICRISTO" DEL CATTOLICESIMO-ROMANO. LA LEZIONE CRITICA DI KANT.