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Per la Costituzione, e il dialogo, quello vero ...

"EUTANASIA", LEGGE E AMORE ("Charitas"). SUL CASO DI ELUANA ENGLARO, ALTRA ENNESIMA INGERENZA "CARITATEVOLE" ("Deus caritas est"!!!) DEL VATICANO CONTRO LA CASSAZIONE E LA LEGGE DEI NOSTRI PADRI E DELLE NOSTRE MADRI COSTITUENTI. Su queste assurde pretese della Chiesa di "dettar legge", e di imporre il suo "caro-prezzo"(="caritas"), la limpida lezione di Gustavo Zagrebelsky - a cura di pfls

giovedì 18 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] nelle discussioni odierne su problemi pubblici di pregnante contenuto etico, sui quali la Chiesa come tale chiede la parola, la loro dimensione costituzionale è totalmente trascurata o oltrepassata. Sulla disciplina delle relazioni familiari e dei legami interpersonali, tra persone di sessi diversi o anche del medesimo sesso; sui limiti della ricerca e della sperimentazione scientifica, in rapporto alla dignità dell’essere umano; sull’autodeterminazione delle persone sottoposte a (...)

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> "EUTANASIA", LEGGE E AMORE ("Charitas"). --- RATZINGER CONTRO IL "CATECHISMO" DEL 1992 E CONTRO GIOVANNI PAOLO II.

mercoledì 11 febbraio 2009

Lettera

Frammenti di riflessione dopo Eluana

di Sergio Paronetto *

Cari amici, condividendo la bella lettera di d. Angelo Casati, diffusa da d. Alberto e da d. Renato, aggiungo due elementi più "freddi" del Magistero, utili forse per la riflessione in atto, difficilissima e delicatissima.

Nel "Catechismo della Chiesa cattolica", 1992, parte terza, sezione seconda: ’I dieci comandamenti’, capitolo 2, articolo 5, n.1, ’L’eutanasia’, al n. 2278 si scrive: "L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’ ’accanimento terapeutico’. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente".

Al numero 65 della "Evangelium vitae" (1995) di Giovanni Paolo II si invita a "valutare se i mezzi terapeutici a disposizione siano oggettivamente proporzionati rispetto alle prospettive di miglioramento" e si afferma che "la rinuncia a mezzi straordinari e sproporzionati... esprime l’accettazione della condizione umana di fronte alla morte"

Per la stesura di testi riguardanti il "testamento biologico", ricordo che ne sono circolati alcuni, tra i quali quello dei vescovi spagnoli del 1986 (chiamato "testamento vitale") e quello dei vescovi tedeschi, diffuso assieme al Consiglio delle Chiese evangeliche, del 2008.

Un caro saluto pensando alla speranza che è stata seminata in noi.

Sergio Paronetto

* IL DIALOGO, Mercoledì 11 Febbraio,2009 Ore: 15:58


SUL TEMA, NEL SITO, SI CFR.:

LA CHIESA DEL SILENZIO E DEL "LATINORUM". Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! O, meglio, che progetto!!!


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