Lettera
Frammenti di riflessione dopo Eluana
di Sergio Paronetto *
Cari amici, condividendo la bella lettera di d. Angelo Casati, diffusa da d. Alberto e da d. Renato, aggiungo due elementi più "freddi" del Magistero, utili forse per la riflessione in atto, difficilissima e delicatissima.
Nel "Catechismo della Chiesa cattolica", 1992, parte terza, sezione seconda: ’I dieci comandamenti’, capitolo 2, articolo 5, n.1, ’L’eutanasia’, al n. 2278 si scrive: "L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’ ’accanimento terapeutico’. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente".
Al numero 65 della "Evangelium vitae" (1995) di Giovanni Paolo II si invita a "valutare se i mezzi terapeutici a disposizione siano oggettivamente proporzionati rispetto alle prospettive di miglioramento" e si afferma che "la rinuncia a mezzi straordinari e sproporzionati... esprime l’accettazione della condizione umana di fronte alla morte"
Per la stesura di testi riguardanti il "testamento biologico", ricordo che ne sono circolati alcuni, tra i quali quello dei vescovi spagnoli del 1986 (chiamato "testamento vitale") e quello dei vescovi tedeschi, diffuso assieme al Consiglio delle Chiese evangeliche, del 2008.
Un caro saluto pensando alla speranza che è stata seminata in noi.
Sergio Paronetto
* IL DIALOGO, Mercoledì 11 Febbraio,2009 Ore: 15:58
SUL TEMA, NEL SITO, SI CFR.: