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Pianeta Terra. Sull’uscita dallo stato di minoritą, oggi......

LO SPIRITO CRITICO E L’AMORE CONOSCITIVO. LA LEZIONE DEL ’68 (E DELL ’89). Un omaggio a Kurt H. Wolff e a Barrington Moore Jr. - di Federico La Sala

martedì 16 aprile 2024 di Maria Paola Falchinelli
[...] Contro ogni illusione di continuitą di istituzioni e di divinitą, un fatto resta determinante. Siamo giunti a un grado zero di civiltą. La secolarizzazione non č stata uno scherzo: non solo «Dio č morto» ma anche l’Uomo. Il lungo processo storico che in Europa e nel mondo, almeno dal XVIII secolo, ha innescato la contrapposizione delle diverse forme del contesto sociale all’individuo come un puro strumento per i suoi scopi privati, come una necessitą esteriore, e, nel contempo, ha (...)

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> LO SPIRITO CRITICO E L’AMORE CONOSCITIVO -- PSICOANALISI, RELIGIONE E ANTROPOLOGIA: MEMORIA DI TERESA D’AVILA (1622 -2022).

giovedì 26 gennaio 2023

PSICOANALISI, ESTASI, E RINASCIMENTO, OGGI: TRACCE PER UNA SVOLTA ANTROPOLOGICA.

      • Una nota a margine di un mio lavoro del 1996 e in memoria di Teresa d’Avila (1622-2022): *

CULTURA E SOCIETA’. La vita e l’opera di Teresa d’Avila č ancora una #sfida per la psicoanalisi freudiana, per la psicanalisi lacaniana, per la stessa chiesa cattolica, e per l’intera #cultura laica e devota (oggi, 2023). Nonostante le sollecitazioni generali a portarsi oltre l’orizzonte androcentrico platonico-hegeliano e, in particolare, edipico da parte di psicoanalisiti e psicoanaliste, come Elvio Fachinelli ("La mente estatica", Adelphi,1989) e Julia Kristeva ("Teresa, mon amour. Santa Teresa d’Įvila: l’estasi come un romanzo, Donzelli 2008), il problema del "roveto ardente" di Lacan, "la Cosa di Mosč", resta sempre e "encore" un enigma, quello stesso della Sfinge di Edipo: "L’esperienza mistica - scriveva Fachinelli nel 1988 - č al di lą della barriera dell’incesto e in essa si manifesta un aspetto antropologico sinora rifiutato, o temuto, o assimilato tout cort all’impostazione religiosa. E cosģ la gioia eccessiva, che č al cuore dell’esperienza estatica, viene trascurata".

Ricordando che l’interpretazione del messaggio evangelico di Teresa d’Avila č connessa alle "Meditazioni sul Cantico dei cantici" (e non all’androcentrismo della lettura paolina), ed č molto prossima a quella di Michelangelo Buonarroti e al suo "Tondo Doni" e al suo Mosč, sollecita a riproblematizzare non solo il rapporto tra #Freud e Lacan, ma anche, e soprattutto, a portarsi oltre la logica cosmoteandrica del "superuomo" del cattolicesimo europeo-costantiniano. Se non ora, quando?!

*http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=5195

Federico La Sala


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