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Ndrangheta: pm Luberto chiede condanna di La Rupa e Garofalo per concorso esterno in associazione di stampo mafioso. Tace Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza?

lunedì 3 novembre 2008 di Emiliano Morrone
CATANZARO - È proseguita ieri pomeriggio, nell’aula bunker di Catanzaro, la requisitoria del pubblico ministero della Dda Vincenzo Luberto davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale Abigail Mellace, dove di sta svolgendo il troncone abbreviato del processo Omnia con rito abbreviato. Il procuratore della direzione distrettuale antimafia che ha coordinato l’operazione contro il clan Forastefano dopo il resoconto dell’udienza del sei ottobre scorso, nella quale ha spiegato (...)

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domenica 2 novembre 2008

Caro Blek, nell’intervista con Giorgia Gazzuola, sia io che lei mettiamo in evidenza un certo tipo di omertà che deriva dal giudizio parziale e conveniente di quasi tutta la popolazione riguardo agli omicidi e alle sparizioni di persone che hanno avuto a che fare con il traffico di stupefacenti o con la criminalità organizzata, come dire:”Finché si ammazzano fra di loro...”, e sottolineiamo che al di la di chi è, o di cosa ha fatto, l’ucciso o lo sparito, la società civile dovrebbe indignarsi e lo Stato dovrebbe indagare con impegno, dovrebbe fornire risposte. Sosteniamo quindi che riguardo ad alcuni casi c’è un lasciar correre che ci inquieta molto. Sono accordissimo con te quando dici che Mario Oliverio non è mai intervenuto al riguardo e dico io che mai interverrà. A lui basta organizzare per propagandare la sua autocandidatura strumentali manifestazioni antimafia come quella alla provincia di Cosenza disertata da Paolo Borsellino, e conseguentemente anche da lui stesso o come la lettura di Gomorra, per far apparire di essere contro le mafie. Intanto sotto le sue varie importanti cariche politiche, ci hanno tolto la tenenza dei carabinieri, gli uffici di ogni tipo, dalle telecomunicazioni a quelli dell’energia, la consulta degli emigrati, mentre la disoccupazione, l’emigrazione, la criminalità organizzata sono spaventosamente aumentate. Propongo a compendio di questa discussione l’estratto di un’altra mia intervista con Giuseppe Scanio nella quale sottolineo quello che sostieni anche tu, e che con Emiliano Morrone sosteniamo nel nostro libro La società Sparente. Grazie per i tuoi interventi puntuali e ricorrenti. E grazie ancora per la solidarietà che hai manifestato da queste pagine web nei miei confronti. Con stima e simpatia

Lei è di San Giovanni in Fiore. Non pochi suoi compaesani sono convinti che sia un’isola felice, dove la massima espressione della malavita sono qualche furto e un po’ di droga tra i ragazzi. Favole?

“A San Giovanni in Fiore, nei suoi immediati dintorni, negli ultimi dieci anni, sono stati ritrovati diversi cadaveri carbonizzati in automobili date alle fiamme, ultimo in ordine di tempo quello di Antonio Silletta, di cui scriviamo nel libro La società sparente . Vicino un noto albergo, un nonno ed un nipote di San Giovanni in Fiore sono stati assassinati a raffiche di Kalashnikov da un automobile in corsa sulla 107 come nei film di azione più spettacolari; miracolosamente sopravvissuta una persona a bordo dell’auto, non vista dai killer, per essersi infilata sotto il sedile del fuoristrada. Sparatorie, anche da auto in corsa, ed accoltellamenti in piena città, in via Panoramica e all’Olivaro. Diversi giovani sono morti di overdose o in situazioni poco chiare. Molte le persone scomparse, alcune non sono mai state ritrovate; ricordiamo il caso di Pino Loria. Decine i fermi e gli arresti per traffico di stupefacenti, anche di minorenni. Indagini per usura; altre persone indagate e rinviate a giudizio per associazione a delinquere di stampo mafioso e per estorsione. L’abusivismo edilizio è una regola ferrea seguita anche da molti amministratori della cosa pubblica. Il Comune stesso è stato varie volte occupato e devastato. L’assistenzialismo a fondo perduto è diffusissimo, conseguentemente la capacità imprenditoriale quasi zero. La disoccupazione è al 60%. L’emigrazione effettiva all’80%. Mentre l’ospedale pezzo per pezzo sta scomparendo, la media delle morti per tumore è altissima, come quella per malattie cardiovascolari, molto diffuso il tumore al fegato, come le cirrosi epatiche. I suicidi, le tossicodipendenze, l’alcolismo, i disagi psicopatologici si attestano su percentuali preoccupanti. La cultura tradizionale, il teatro, la musica, l’arte, la poesia, sono inesistenti. Questi dati, reali e comprovabili con innumerevoli fonti, si commentano da soli”.


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