DIO E’ AMORE (CHARITAS), NON MAMMONA (CARITAS)!!! "CHARISSIMI, NOLITE OMNI SPIRITUI CREDERE... DEUS CHARITAS EST" (1 Gv., 4. 1-16) - NON "DEUS CARITAS EST" (Benedetto XVI, 2006).
E venne Cristo a svelare i trucchi e le tentazioni sulla scena del potere
dI MAURIZIO SCHOEPFLIN (Avvenire, 28.02.2009) *
Costantemente sospeso tra i lampi della tentazione diabolica e la serenità del servizio reso ai fratelli, il potere intimorisce e affascina, attrae e respinge nel medesimo tempo.
Ben lo comprese William Shakespeare, che spesso nei suoi immortali capolavori ha scandagliato gli abissi dell’animo di chi il potere lo detiene e di chi lo subisce.
Proprio per questo, appare originale e intelligente l’idea di Rocco D’Ambrosio di farsi guidare dal celebre bardo di Stratford- upon- Avon all’interno dell’intricato labirinto costituito dalle numerose questioni connesse con la complessa realtà del potere, non a caso definito « una scena del vasto teatro che è il mondo... che vede recitare tanti personaggi e susseguirsi diverse tragedie o commedie, in tempi e scenografie diverse » . Ma D’Ambrosio, prete della diocesi di Bari e docente di Filosofia politica presso la Pontificia Università Gregoriana, non si è fermato a Shakespeare: ha continuamente rivolto lo sguardo al Vangelo, al fine di farsi ispirare e guidare nella sua ampia ricognizione.
« La parabola di vita di Gesù - egli scrive - può essere anche letta come una significativa parabola di rapporto con il potere; sia il potere che Dio Padre gli aveva conferito, sia il potere che i suoi contemporanei gli attribuivano o negavano. Dalla stalla di Betlemme alla croce sul Calvario e alla tomba vuota della risurrezione, Gesù ha esercitato il suo potere regale, che tutti hanno colto, in alcuni casi hanno apprezzato, in altri combattuto » .
A D’Ambrosio sta a cuore sottolineare lo stile di vita del tutto nuovo inaugurato dal Figlio di Dio, che « ha superato le tentazioni del potere e smascherato la sua idolatria... ha criticato aspramente ogni abuso di potere, coraggiosamente svelato ogni ipocrisia... ha servito gli altri fino al dono di sé, ha fuggito chi lo voleva incoronare » .
Nei tre capitoli di cui è composto il libro - «Il potere in sé », «Chi detiene il potere », «Chi circonda il potere » - l’autore offre un quadro preciso del problema, un quadro che volutamente non esclude il lettore, ma lo chiama direttamente in causa: « Il potere s’impasta d’umano - afferma D’Ambrosio -; dell’umanità esso è proprio e per questo motivo impone scelte etiche a ognuno di noi. Volenti o nolenti, sulla scena ci siamo tutti » .
Davanti ai nostri occhi si staglia l’esempio luminoso del Cristo, che «ha sferzato i mercanti nel tempio, ha moltiplicato i pani, ha cavalcato un asino, non ha disposto nemmeno di un luogo dove posare il capo, ha lavato i piedi ai suoi, ha regnato dalla croce, è risorto nel silenzio della notte ».
*
Rocco D’Ambrosio
IL POTERE E CHI LO DETIENE
Edb, Pagine 212. Euro 20,00