Oggi, Domenica di Pentecoste, il Papa - senza grazia ("charis") e senza amore ("charitas") - ricorda ’’Hiroshima e Nagasaki ". E’ proprio vero: ’’L’inquinamento dell’ambiente e quello del cuore avvelenano l’esistenza’’. VENI, CREATOR SPIRITUS ...
’’L’uomo non vuole piu’ essere immagine di Dio’’
Papa: ’’Hiroshima e Nagasaki restano a monito dei rischi dell’atomo per l’uomo’’
Il Santo Padre nella solenne messa della Domenica di Pentecoste: ’"L’energia atomica, utilizzata per scopi bellici, ha finito per seminare morte in proporzioni inaudite"
Citta’ del Vaticano, 31 mag. (Adnkronos) - "A perenne monito rimangono le tragedie di Hiroshima e Nagasaki, dove l’energia atomica, utilizzata per scopi bellici, ha finito per seminare morte in proporzioni inaudite". E’ quanto ha detto il Papa che oggi, Domenica di Pentecoste, ha presieduto la solenne messa nella Basilica Vaticana. "Impossessatosi delle energie del cosmo, il ’fuoco’, l’essere umano sembra oggi affermare se stesso come dio e voler trasformare il mondo escludendo, mettendo da parte o addirittura rifiutando il creatore dell’universo - ha spiegato il Papa - L’uomo non vuole piu’ essere immagine di Dio, ma di se stesso; si dichiara autonomo, libero, adulto.
Evidentemente tale atteggiamento rivela un rapporto non autentico con Dio, conseguenza di una falsa immagine che di lui si e’ costruita, come il figlio prodigo della parabola evangelica che crede di realizzare se stesso allontanandosi dalla casa del padre". "Nelle mani di un uomo cosi’, il ’fuoco’ e le sue enormi potenzialita’ diventano pericolosi: possono ritorcersi contro la vita e l’umanita’ stessa, come dimostra purtroppo la storia - ha ricordato - A perenne monito rimangono le tragedie di Hiroshima e Nagasaki, dove l’energia atomica, utilizzata per scopi bellici, ha finito per seminare morte in proporzioni inaudite.
Si potrebbero in verita’ trovare molti esempi, meno gravi eppure altrettanto sintomatici, nella realta’ di ogni giorno". "La Sacra Scrittura ci rivela che l’energia capace di muovere il mondo non e’ una forza anonima e cieca, ma e’ l’azione dello ’spirito di Dio che aleggiava sulle acque’ - ha detto il Papa - all’inizio della creazione. E Gesu’ Cristo ha ’portato sulla terra’ non la forza vitale, che gia’ vi abitava, ma lo Spirito Santo, cioe’ l’amore di Dio che ’rinnova la faccia della terra’ purificandola dal male e liberandola dal dominio della morte". "Questo ’fuoco’ puro, essenziale e personale, il fuoco dell’amore, e’ disceso sugli Apostoli, riuniti in preghiera con Maria nel Cenacolo, per fare della Chiesa il prolungamento dell’opera rinnovatrice di Cristo", ha concluso.
Benedetto XVI: ’’L’inquinamento dell’ambiente e quello del cuore avvelenano l’esistenza’’
Il Santo Padre nella solenne messa della Domenica di Pentecoste: ’’Allo stesso modo in cui non bisogna assuefarsi ai veleni dell’aria, e per questo l’impegno ecologico rappresenta oggi una priorità, altrettanto si dovrebbe fare per ciò che corrompe lo spirito’’. Sono troppe le ’’immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l’uomo e la donna, a questo sembra che ci si abitui senza difficoltà’’
Citta’ del Vaticano, 31 mag. (Adnkronos) - "Nel mondo antico la tempesta era vista come segno della potenza divina, al cui cospetto l’uomo si sentiva soggiogato e atterrito. Ma vorrei sottolineare anche un altro aspetto: la tempesta e’ descritta come ’vento impetuoso’, e questo fa pensare all’aria, che distingue il nostro pianeta dagli altri astri e ci permette di vivere su di esso. Quello che l’aria e’ per la vita biologica, lo e’ lo Spirito Santo per la vita spirituale; e come esiste un inquinamento atmosferico, che avvelena l’ambiente e gli esseri viventi, cosi’ esiste un inquinamento del cuore e dello spirito, che mortifica ed avvelena l’esistenza spirituale". Ad affermarlo e’ stato il Papa che oggi, nella Domenica di Pentecoste, ha presieduto nella Basilica Vaticana la solenne messa.
"Allo stesso modo in cui non bisogna assuefarsi ai veleni dell’aria, e per questo l’impegno ecologico rappresenta oggi una priorita’, altrettanto si dovrebbe fare per cio’ che corrompe lo spirito - ha proseguito il Papa - sembra invece che a tanti prodotti inquinanti la mente e il cuore che circolano nelle nostre societa’, ad esempio immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l’uomo e la donna, a questo sembra che ci si abitui senza difficolta’".
"Anche questo e’ liberta’, si dice, senza riconoscere che tutto cio’ inquina, intossica l’animo soprattutto delle nuove generazioni, e finisce poi per condizionarne la stessa liberta’ - ha sottolineato - La metafora del vento impetuoso di Pentecoste fa pensare a quanto invece sia prezioso respirare aria pulita, sia con i polmoni, quella fisica, sia con il cuore, quella spirituale, l’aria salubre dello spirito che e’ l’amore".