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Chiesa cattolico-romana ... radici costantiniane.

L’ultima enciclica del papa. «PIU’ CHE DI MORALE, CI DICE QUALCOSA DI DIO». Luisa Muraro: «Nell’enciclica si coglie il senso del mistero» - selezione a cura del prof. Federico La Sala

venerdì 3 marzo 2006 di Emiliano Morrone
"DEUS CARITAS EST": LA VERITA’ RECINTATA!!!
"Dopo la "Deus caritas est", la seconda enciclica: "Spe salvi".
"CARITAS IN VERITATE": FINE DEL CRISTIANESIMO.
AI CERCATORI DEL MESSAGGIO EVANGELICO. Una nota sulla "lettera" perduta.

di Lorenzo Fazzini (Avvenire, 02.03.2006)
Ha letto l’enciclica Deus est caritas come donna impegnata nella riflessione filosofica ed ermeneutica. E pure come persona che «non aderisce a nessun credo», ma «non (...)

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> L’ultima enciclica del papa. «PIU’ CHE DI MORALE, CI DICE QUALCOSA DI DIO» ---- Aprire gli occhi e il cuore e non solo le orecchie. Non è tanto e solo importante capire "che cosa" viene detto, ma soprattutto "Chi" parla"!!!

giovedì 6 dicembre 2007

VERITA’ O MENZOGNA? Aprire gli occhi e il cuore e non solo le orecchie. Non è tanto e solo importante capire "che cosa" viene detto, ma soprattutto "Chi" parla"!!! Parla Mosè o il Faraone? Parla Gesù - il figlio di Dio-Amore ("Charitas") e di Maria e Giuseppe, o il Papa e il figlio del Dio-Ammon-"Mammona" ("Deus caritas est"!!!) .... di Rea Silvia e Marte, di Laio e Giocasta??? "E’ meglio essere critiano senza dirlo, che proclamarlo senza esserlo" (Lettera agli Efesini - cit. dalla "Prolusione del Cardinale Tettamanzi a Verona, 2006)).


SPE SALVI"

Non leggo più i documenti del Papa

di Sergio Grande *

-  Non leggo più i documenti del Papa.
-  Non leggo più i documenti di chi parla “ex cattedra”, di chi sostiene la propria infallibilità sia pure in materia di fede.
-  Non leggo più i documenti di chi vive in palazzi dove la ricchezza ed il potere trasuda da ogni pietra, dove il pasto quotidiano non è un problema, dove non ci sono gli affanni per arrivare alla fine del mese, dove i soldi non mancano mai, anzi c’è ne sono tanti da poterli usare anche per speculazioni finanziarie nei paradisi fiscali, dove schiere di servitori sono pronti a soddisfare ogni capriccio, dove non si vive la sofferenza che vivono alcuni miliardi di esseri umani nel mondo.
-  Non leggo più i documenti di chi si presta a fare il testimonial di auto di lusso nelle quali poi va in giro per il mondo.
-  Non leggo più i documenti di chi riceve i potenti della terra e gli sorride e stringe loro le mani anche se sono macchiate del sangue di milioni di persone, e non li addita al pubblico ludibrio.
-  Non leggo più i documenti di chi non fa nulla contro la guerra, limitandosi a dire qualche parola formale.
-  Non leggo più i documenti di chi nega i funerali ai poveri cristi come Welby e poi li concede ai criminali sanguinari come Pinochet o agli ultramilionari come Pavarotti anche se divorziati e risposati.
-  Non leggo più i documenti di chi accetta come propri rappresentanti politici, contro cui nulla dice, persone che secondo la sua stessa dottrina dovrebbero essere scomunicati, perché divorziati e risposati, o perchè implicati in ripetuti scandali finanziari o perchè portatori di ideologie apertamente atee.
-  Non leggo più i documenti di chi nulla dice contro coloro che detenendo il potere assoluto sui mezzi di comunicazione ha ridotto la nostra gioventù a marionette succube della pubblicità, della ideologia edonista, dell’ingordigia più estrema, del prostituirsi pur di avere successo, perpetuando l’idea della donna “oggetto sessuale”, buona solo a fare figli e a fare le faccende domestiche.
-  Non leggo più i documenti di chi vuole rinchiudere nel “tempio”gli uomini e le donne del nostro tempo per tenerli prigionieri della religione della paura e dell’angoscia, contro cui il Gesù di cui loro si sono appropriati ha speso tutta la sua vita.
-  Non leggo più i documenti di chi veste come un principe medioevale e che si dichiara vicario di Dio e che pur non avendo mai conosciuta la sofferenza che deriva dalla miseria si permette di pontificare su tutto e di non avere misericordia di alcuno.
-  Non leggo più i documenti di chi pretende obbedienza cieca, di chi si ritiene difensore della retta dottrina, di chi espelle in continuazione persone dalla chiesa come se fosse una sua proprietà privata di cui può disporre come gli pare.
-  Non leggo più i documenti di chi avvalla culti idolatrici schiavizzando milioni di persone attorno a questo o quel “santo”.
-  Non leggo più i documenti di chi ha combattuto ferocemente contro la “teologia della liberazione”, consegnando di fatto ai boia di turno i tanti profeti e martiri sudamericani primo fra tutti Oscar Romero.
-  Non leggo più i documenti di chi parla continuamente di Dio e mai dell’uomo.

* Il dialogo, Mercoledì, 05 dicembre 2007


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