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COSMOLOGIA E ANTROPOLOGIA. AL DI LA’ DI NEWTON, CON KANT - E ARTHUR S. EDDINGTON ...

ALBERT EINSTEIN, LA MENTE ACCOGLIENTE. L’universo a cavallo di un raggio di luce (non di un manico di scopa!). Una nota - di Federico La Sala

Interrogato da Sir Karl Raimund Popper che lo ha fermato un momento e gli ha chiesto: ma, scusa, che stai facendo, mi sembri Einstein-Parmenide; egli, sempre un po’ con la testa tra le nuvole, sorrise (...)
mercoledì 11 novembre 2015
Sono riportate qui di seguito due citazioni
dal capitolo terzo (Le "regole del gioco" dell’Occidente e il divenire accogliente della mente) e dal capitolo quinto (Un brillante new tono. "Note" per una epistemologia accogliente) del libro: La mente accogliente. Tracce per una svolta antropologica, Roma 1991.
di Federico La Sala
[...] Per l’Occidente tutto e non solo, il tempo - concepito come una linea che proiettata all’infinito
s’incurva e diventa cerchio - avvolge, tenendolo fermo, lo (...)

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> ALBERT EINSTEIN, LA MENTE ACCOGLIENTE. L’universo a cavallo di un raggio di luce - Da dove veniamo e perché qui? Presto la scienza risponderà (di Stephen Hawking)

giovedì 15 marzo 2018

L’inedito

Da dove veniamo e perché qui? Presto la scienza risponderà

di Stephen Hawking (la Repubblicam 15.3.18)

In quest’ultimo secolo la cosmologia ha fatto dei progressi enormi. La Teoria della Relatività Generale e la scoperta dell’espansione dell’universo hanno mandato in frantumi la vecchia immagine di un universo eterno che esiste da sempre. La Relatività Generale sostiene invece che l’universo e il tempo abbiano avuto inizio con il Big Bang e che il tempo terminerà con dei buchi neri.

La scoperta della Radiazione Cosmica di Fondo e le osservazioni dei buchi neri confermano queste conclusioni. Il nostro quadro dell’universo e della realtà è quindi profondamente cambiato.

Grazie alla Teoria della Relatività Generale sapevamo che l’universo doveva aver attraversato un periodo di alta curvatura nel passato, ma non potevamo dire come fosse emerso dal Big Bang.

La Relatività Generale da sola non può quindi rispondere alla domanda centrale della cosmologia: perché l’universo è così come lo vediamo? Tuttavia, combinando la Relatività Generale con la Teoria Quantistica si potrebbe giungere a una spiegazione delle origini dell’universo.

Inizialmente l’universo si sarebbe espanso a una velocità sempre crescente. In questo periodo, detto inflazionario, l’unione delle due teorie ci dice che dovrebbero svilupparsi piccole fluttuazioni in grado di dar luogo a galassie, stelle e altre strutture presenti nell’universo. Questa ipotesi è confermata dalle osservazioni di piccole non-uniformità nella Radiazione Cosmica di Fondo che hanno esattamente le proprietà previste.

Sembrerebbe quindi che siamo sulla strada giusta per comprendere l’origine dell’universo, anche se bisognerà ancora lavorare molto.

Nonostante i grandi successi, non tutto è stato ancora risolto.

Non siamo ancora giunti a una buona comprensione teorica del perché l’espansione dell’universo abbia ripreso ad accelerare, dopo un lungo periodo di rallentamento.

Finché non capiremo questo fenomeno, non potremo sapere con certezza quale sarà il futuro dell’universo.

Continuerà a espandersi per sempre?

L’inflazione è una legge di natura? Oppure l’universo finirà per collassare? Nuovi dati basati sull’osservazione e progressi teorici si susseguono rapidamente. La cosmologia è una disciplina molto attiva ed entusiasmante.

Perché siamo qui? Da dove veniamo? La risposta a queste domande è ormai vicina e io sono convinto che arriverà dalla scienza.


Sul tema, nel sito, si cfr.:

KANT E SAN PAOLO. ---- KANT, KANT-LAPLACE, E STEPHEN HAWKING. "DIO E LO SCIENZIATO": CHE STRANO!!! Marco Cattaneo "in "La formula della creazione" (ricorda Laplace ma...) ’dimentica’ Kant!


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