QUESTIONE ANTROPOLOGICA (KANT, 1800), "ECCE HOMO" (NIETZSCHE, 1888), E INFERNO EPISTEMOLOGICO.
IMMAGINARE, STORIOGRAFICAMENTE (E FILOSOFICAMENTE) CHE "la galileiana matematizzazione della natura" sia innanzitutto un’operazione contro Galileo, così come lo strutturalismo linguistico alla Lacan sia soprattutto una saussuriana matematizzazione del linguaggio" contro Saussure, è un bell’esempio di permanenza nel letargo (Par. XXXIII, 94) dell’inferno epistemologico della tragedia - contro la commedia e contro Dante.
Enrico Redaelli, nel suo libro "Judith Butler. Il sesso e la legge", "un attraversamento delle opere e del pensiero della femminista, attivista Lgbtq+, intellettuale militante e filosofa statunitense", nello sforzo di offrire un contributo critico alla discussione, scrive:
(A) "Contro il costruttivismo, Butler sottolinea che “esiste un ‘esterno’ a quanto è costruito dal discorso”, ma, aggiunge subito dopo, “non si tratta di un ‘fuori’ assoluto, un luogo ontologico che eccede o contrasta i confini del discorso”. Di che si tratta, dunque? Questo “fuori” non è la materia, giacché, osserva #Butler con toni hegeliani, “porre una materialità all’esterno della lingua significa, comunque, porre quella materialità. Come direbbe Gilbert Simondon, la materia è sempre materia formata. Butler suggerisce il medesimo riferendosi al corpo: “non esiste rimando a un corpo puro che non sia allo stesso tempo un’ulteriore formazione di quel corpo”; (B) "Fino all’inizio della modernità, infatti, il cosmo di cui l’uomo fa esperienza è sempre stato un cosmo sessualizzato, barrato, visto alla luce della differenza sessuale. [...] In seguito il disincanto della scienza moderna ha prodotto qualcosa di completamente nuovo, la mera “realtà oggettiva”, privata di ogni fine e di ogni senso, ma anche di ogni sesso. [...] Come ha infatti osservato #Husserl, la mossa che ha dato origine alla modernità scientifica, la galileiana matematizzazione della natura, è una potente operazione di astrazione che passa per lo svuotamento dei plena, ossia per la cancellazione di tutte le caratteristiche qualitative degli enti naturali (odore, sapore, colore, ecc.), sloggiate dall’ambito dell’oggetto ed esiliate in quello del soggetto." (cfr. E. Redaelli, "Judith Butler. Il sesso e la legge", Le parole e le cose, 7 marzo 2023).
SE è VERO, come è vero CHE "La questione è più complessa e non priva di paradossi", non per questo è necessario costringere nelle vecchie botti della cosmoteandria platonico-heideggeriana l’acquisizione della relatività galileiana-einsteiniana, della consapevolezza antropologica dell’io che "non è padrone nemmeno in casa sua" e che le sue spiegazioni non sono interpretazioni di sogni, ma, a tutti i livelli, "costruzioni nell’analisi", sia in fisica sia in metafisica - criticamente, con Kant, Freud, e Franca Ongaro Basaglia.
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