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Poesia della settimana

Lentamente muore - di "Pablo Neruda"

Trattasi di una poesia di Martha Medeiros, brasiliana di Porto Alegre, pubblicitaria e cronista per Zero Hora (fls).
lunedì 16 febbraio 2015 di Vincenzo Tiano
"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti! (...)

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> Lentamente muore ---- l’unico consiglio.

sabato 20 aprile 2013

VELTRONI, D’ALEMA SVEGLIA!!! E’ ELEMENTARE!!!


Suicidio collettivo

di Antonio Padellaro (il Fatto, 20.04.2013)

L’unico consiglio che ci sentiamo di dare al Pd (o forse all’ex Pd) è quello di evitare con tutti i mezzi e in tutti i modi nuove elezioni, barricandosi magari tra le macerie di largo del Nazareno, poiché a questo punto per Berlusconi e per Grillo sarebbe un gioco da ragazzi spartirsi le spoglie di un partito tenacemente proiettato verso un suicidio politico collettivo. Con l’imperdonabile colpa di aver coinvolto nella propria autodissoluzione la passione e le speranze di milioni di elettori e militanti che da giorni assistono sgomenti a quella specie di vendetta tribale che è diventata l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Un “tutti contro tutti” dove killer e vittime si scambiano di ruolo a giorni alterni con il risultato condiviso di sputtanarsi (e sputtanarci) davanti al mondo intero.

Dopo aver affondato l’anziano e incolpevole Franco Marini, hanno coinvolto in una situazione umiliante che certo non meritava un altro padre fondatore, Romano Prodi, ormai da anni lontano dal maleodorante cortile italiano, mandato a schiantarsi mentre operava nel Mali come inviato speciale dell’Onu.

Non serve a nulla adesso domandarsi chi abbia armato la mano dei 101 cecchini irresponsabili: se il disinvolto Renzi, se l’astuto D’Alema, se gli obliqui margheriti o se addirittura il pugile suonato Bersani. Forse neppure loro sanno quello che fanno. Dio acceca chi vuole perdere.


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