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SULL’USCITA DALLO STATO DI MINORITÀ E SULLO SPIRITO CRITICO, OGGI. "X"- FILOSOFIA. LA FIGURA DEL "CHI": IL NUOVO PARADIGMA.

DAL "CHE COSA" AL "CHI": NUOVA ERMENEUTICA E NUOVO PRINCIPIO DI "CARITÀ"! DELLA TERRA, IL BRILLANTE COLORE. Una nota di Eleonora Cirant (e altri materiali).

"Il libro di Federico La Sala offre un punto di vista raro. Quello di un pensiero maschile che osserva e riflette e su alcuni pilastri del pensero filosofico occidentale in modo non neutro (...)".
venerdì 5 aprile 2024
Della Terra, il brillante colore
2013, nov 27*
Della Terra, il brillante colore
Il libro di Federico La Sala offre un punto di vista raro. Quello di un pensiero maschile che osserva e riflette e su alcuni pilastri del pensero filosofico occidentale in modo non neutro ma a partire dal riconoscimento della propria parzialità - di individuo e di genere.
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> DAL "CHE COSA" AL "CHI": NUOVA ERMENEUTICA E NUOVO PRINCIPIO DI "CARITÀ"! --- NEL NOME DI COSTANTINO. Papa Bergoglio: "Teoria gender espressione di frustrazione che cancella differenze"

mercoledì 15 aprile 2015


Papa: "Teoria gender espressione di frustrazione che cancella differenze"

Bergoglio, nel corso dell’udienza del mercoledì, dedicata oggi al tema della complementarietà tra uomo e donna, mette in guardia: "Rischiamo un passo indietro, la rimozione della differenza infatti è il problema non la soluzione". Francia insiste su ambasciatore gay *

CITTA’ DEL VATICANO - "Mi chiedo se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a cancellare la differenza perché non sa più confrontarsi con essa". Lo ha detto oggi il Papa, nel corso dell’udienza del mercoledì oggi dedicata al tema della complementarietà tra uomo e donna, come preparazione al Sinodo sulla famiglia del prossimo ottobre. Ma così - ha aggiunto - "rischiamo un passo indietro, la rimozione della differenza infatti è il problema non la soluzione", "per risolvere i loro problemi di relazione l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia".

E ha insistito: "Come tutti sappiamo, la differenza sessuale è presente in tante forme di vita, nella lunga scala dei viventi...La differenza tra uomo e donna non è per la contrapposizione, o la subordinazione, ma per la comunione e la generazione, sempre ad immagine e somiglianza di dio. L’esperienza ce lo insegna: per conoscersi bene e crescere armonicamente l’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna. Quando ciò non avviene, se ne vedono le conseguenze. Siamo fatti per ascoltarci e aiutarci a vicenda. Possiamo dire che senza l’arricchimento reciproco in questa relazione - nel pensiero e nell’azione, negli affetti e nel lavoro, anche nella fede - i due non possono nemmeno capire fino in fondo che cosa significa essere uomo e donna. La cultura moderna e contemporanea ha aperto nuovi spazi, nuove libertà e nuove profondità per l’arricchimento della comprensione di questa differenza. Ma ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo". Per questo, Papa Francesco esorta gli intellettuali a non trattare il legame matrimoniale e familiare come se fosse un tema "diventato secondario per l’impegno a favore di una società più libera e più giusta".

Intanto non si placa la tensione tra Eliseo e Vaticano sulla vicenda dell’ambasciatore Laurent Stefanin, non ancora accreditato presso la Santa sede, probabilmente a causa del suo orientamento omosessuale. La Francia non ha intenzione di indietreggiare: "La Francia ha fatto la scelta di avere un ambasciatore presso il Vaticano e la scelta è caduta su Laurent Stefanini. Questa resta la posizione della Francia", ha detto Stéphane Le Foll, portavoce del governo.

Non è la prima volta che Francesco muove una critica del genere: già il mese scorso, in occasione della sua visita a Napoli, incontrando una coppia sposata da 31 anni, aveva definito la teoria del gender "quello sbaglio della mente umana che fa tanta confusione".

Sulle parole del Pontefice era tornato anche l cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, nella prolusione al Consiglio permanente della Cei a fine marzo: "Il gender - aveva detto il presidente della Cei - si nasconde dietro a valori veri come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza, promozione, non discriminazione ma, in realtà, pone la scure alla radice stessa dell’umano per edificare un transumano in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità".

* la Repubblica, 15 aprile 2015 (ripresa parziale).


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