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A Freud, gloria eterna !!!

"TEBE": IN VATICANO NON C’E’ SOLO LA "SFINGE" - C’E’ LA "PESTE"!!! Caro Benedetto XVI ... DIFENDIAMO LA FAMIGLIA!? MA QUALE FAMIGLIA - QUELLA DI GESU’ (Maria - e Giuseppe!!!) O QUELLA DI EDIPO (Laio e Giocasta)?! Una nota di Federico La Sala

LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE "GIUSEPPE" E DELLO STESSO "PADRE NOSTRO" ... E CONTINUA A "GIRARE" IL SUO FILM PRE-EVANGELICO PREFERITO, "IL PADRINO"!!!
lunedì 25 febbraio 2008 di Vincenzo Tiano
[...] Con Erode, e come Erode, tutta la Gerarchia (dal Primo all’ultimo sacerdote) continua ad avere paura di perdere il potere e la proprietà ... e ‘uccide’, ‘uccide’, e ‘uccide’, in verità - non Gesù che è risorto e che ha vinto la morte (Ct. 8.6: “Amore è più forte di Morte”, trad. G. Garbini)! - il loro stesso padre, Giuseppe - dentro di sé e fuori di sé (‘dichiarando’ così di essere abissalmente distanti proprio da Gesù e dal messaggio eu-angelico!), e l’Amore, lo Spirito (...)

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> "TEBE" - DIFENDIAMO LA FAMIGLIA!? MA QUALE FAMIGLIA - QUELLA DI GESU’ O QUELLA DI EDIPO?! --- FAMIGLIE ARCOBALENO, UNIONI CIVILI. Amano (di Giovanni De mauro) AMANO

sabato 23 gennaio 2016


Amano

Giovanni De Mauro, direttore di (Internazionale, 22.01.2016)

Basta cercare di spiegare a delle bambine e a dei bambini di otto anni il dibattito sulle unioni civili che occupa le prime pagine dei giornali da qualche settimana (anzi, da secoli, la prima proposta di legge risale al 1988) per rendersi conto di quanto sia assurdo: c’è chi vuole impedire a due persone che si amano di sposarsi e avere dei figli solo perché sono omosessuali.

D’altra parte siamo rimasti davvero in pochi, con Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia. Tutti gli altri, e in particolare i paesi europei a cui ci piace tanto paragonarci, hanno da tempo trovato forme e modi per regolare le unioni delle coppie omosessuali. Senza che questo abbia provocato contraccolpi devastanti nella società.

Già sul divorzio e sull’aborto la classe politica italiana aveva dimostrato la sua incapacità di stare al passo con i tempi, di interpretare i bisogni e gli orientamenti dei cittadini che dovrebbe rappresentare. E oggi la semplice domanda che andrebbe rivolta ai 630 deputati e ai 315 senatori italiani è: da che parte state? Dalla parte di chi nega i diritti o da quella di chi i diritti li difende e li garantisce?


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