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Ancora una intimidazione al sindaco di San Giovanni in Fiore
Recapitata in Municipio lettera con insulti e minacce
(ANSA) - SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA), 20 GEN - Una nuova intimidazione e’ stata subita dal sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile. Al municipio e’ giunta una lettera con all’interno una serie di minacce e insulti nei confronti del sindaco. La missiva e’ stata regolarmente protocollata e successivamente il sindaco, dopo averla letta, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. Quest’ultimo episodio arriva a distanza di pochi giorni dal consiglio comunale aperto sulla situazione della sicurezza. (ANSA).
* ANSA, 20 gennaio 2012, 16:15
San Giovanni in Fiore, nuove minacce al sindaco
Ancora nel mirino il Sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile, oggetto di vari atti intimidatori, di un pesante sabotaggio alla sua auto e di messaggi di minaccia *
21/01/2012 Al municipio di San Giovanni in Fiore è giunta una lettera con all’interno una serie di minacce e insulti nei confronti del sindaco, Antonio Barile. La missiva è stata regolarmente protocollata e successivamente il sindaco, dopo averla letta, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. Quest’ultimo episodio arriva a distanza di pochi giorni dal consiglio comunale aperto sulla situazione della sicurezza. Nelle settimane scorse il primo cittadino aveva subito la manomissione della sua automobile, telefonate anonime, ed una serie di scritte minacciose comparse sui muri del comune.
Un’intimidazione che arriva dopo il Consiglio straordinario sull’ordine e la sicurezza pubblica che ha visto il sostegno e la partecipazione di moltissima gente, un messaggio recapitato in Municipio ieri e protocollato agli atti, contenente epiteti non proprio gradevoli e avvertimenti sinistri per lui e la sua famiglia. Considerato il protrarsi di tali gravi atti, è giunto il momento di creare in città, a partire dai rappresentanti Istituzionali ai vari livelli, una unità di intenti e di convergenza sulla difesa delle Istituzioni che faccia passare il messaggio che la città, nella sua interezza, non intende sottostare a queste cose che al momento viene difficile classificare.
Le indagini da parte degli organismi competenti, proseguono intanto per cercare di appurare la verità ma è dovere di tutti difendere e proteggere il primo cittadino che rappresenta l’intera città.
BARILE CHIEDE IL SOSTEGNO DELLA SUA COMUNITA’
Lo stesso Barile alla luce del nuovo messaggio afferma: «Sapevo che dopo l’Assise straordinaria che abbiamo tenuto nei giorni scorsi, non si sarebbe esaurita la campagna di odio nei miei confronti, dell’amministrazione e cosa ancora più grave, della mia famiglia. La prova è rappresentata dalla lettera indirizzata al sottoscritto nelle ultime ore attraverso il canale della posta istituzionale del Comune con relativo protocollo e immediata denuncia sottoposta all’attenzione delle forze inquirenti, che peraltro ringrazio per il lavoro di indagine che stanno portando avanti per difendere la mia persona e l’Istituzione che rappresento. Non voglio immolarmi a eroe, ma lanciare con forza un grido d’allarme che è il grido d’allarme per la mia Comunità che ha voluto che diventassi Sindaco, verso la quale ora avverto una situazione reale di pericolo. Io non so ancora dire con chiarezza cosa ci sia dietro a quello che sta accadendo, penso, di essermi espresso durante l’ultimo consiglio comunale anche con dovizia di particolari. Nessuno si senta escluso di dire «No» verso quello che è un tentativo di avvelenare la democrazia nella nostra città alterando i ritmi consueti del dialogo e del confronto che solitamente trova la sintesi nei passaggi elettorali».
«Io - sottolinea Barile - ribadisco la mia volontà di non recedere rispetto alle scelte strategiche che puntano a cambiare San Giovanni in Fiore attraverso una amministrazione oculata che lavora tanto, curando gli interessi di tutti. So di essere sostenuto dalla mia Giunta con la quale sto condividendo tutte le scelte, spingendoci fino alle estreme conseguenze. Tutti sappiano che se c’è qualcuno che pensa di produrre un lento processo di logoramento psicologico verso la mia persona, si sbaglia perchè la missione nobile di portare San Giovanni in Fiore in una dimensione forte, rinnovata e vincente non indietreggia minimamente. È un compito troppo importante che mi sorregge anche di fronte a una situazione reale di pericolo che sto correndo, ma direi che interessa la città nella sua interezza, se è vero che attentare al Sindaco è attentare alla massima Istituzione di un territorio. Il mio è un appello forte - dice il Sindaco - che rivolgo per la gravità sottesa in esso, ai più importanti livelli Istituzionali dentro la cui giurisdizione cade la nostra città. Lo dico ancora e senza tanti giri di parole: chi può agisca, si adoperi, perchè di mezzo c’è la difesa strenua delle istituzioni che di per sè rappresentano la ragione per cui superare nomi, contrapposizioni, polemiche, perchè di mezzo c’è la libertà delle persone di scegliersi la classe dirigente rafforzando l’idea che la democrazia bisogna garantirla sempre, ad ogni costo. In un capolavoro della letteratura « AutodaFè» Elias Canetti dice: « Abbiamo tutti un compito supremo che è quello di custodire delle vite con la nostra vita. Guai a chi non riesce a trovare vite da custodire e guai a chi soprattutto dopo averle trovate non riesce a custodirle». Ecco perchè penso che la vita sia inviolabile sempre, e insieme ad essa le Istituzioni che garantiscono alle persone una vita per cui valga la pena di vivere. Tutti si sentano custodi delle Istituzioni. A San Giovanni in Fiore nessuno dica di non sapere, di non vedere, di non credere. È una responsabilità pesantissima anche semplicemente pensarlo».
* IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, 21.01.2012
Il lato oscuro della ’ndrangheta
Il procuratore Pignatone all’Unical
Il procuratore Giuseppe Pignatone all’Università della Calabria, traccia il bilancio dei suoi 4 anni a Reggio Calabria.
Il magistrato «In Calabria lo Stato sta facendo uno sforzo notevole» *
17/01/2012 La ‘ndrangheta non è solo arresti, manovalanza ma nasconde un volto nascosto e insidioso detto zona grigia, cono d’ombra, borghesia mafiosa. Una zona sempre più ampia rispetto alla quale non sempre la nostra società civile ha i giusti anticorpi. Questo il tema al centro del dibattito all’aula Caldora dell’Unical nel corso del quale il direttore del Quotidiano, Matteo Cosenza (a destra), ha intervistato Giuseppe Pignatone (a sinistra), procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, forse ad una delle ultime apparizioni pubbliche in questa veste.
Per quanto riguarda la lotta alla ‘ndrangheta, Pignatone ha fornito ai partecipanti un’immagine significativa: «E’ come se fosse in corso una partita di calcio fra Stato e Antistato; - ha detto - ci sono quelli che fanno il tifo attivo. Imprenditori, intellettuali, cittadini e giornali che aiutano lo Stato. Poi ci sono anche imprenditori, intellettuali, cittadini e giornali che supportano l’antistato». Secondo il procuratore reggino, purtroppo la stragrande maggioranza della società civile sta sulle gradinate, a guardare in attesa del risultato finale.
E alla domanda se c’è la speranza di un risveglio di coscienze anche in Calabria, Pignatone risponde convinto di sì: «Quello che è successo a Palermo non è paragonabile a quanto accade in Calabria. In Sicilia - ha ricordato - siamo arrivati al punto attuale dopo uno sforzo durato 25 anni. Ci sono stati i maxiprocessi, ci sono state le stragi in cui sono morti moltissimi innocenti. Tutte queste circostanze hanno dato una nuova linfa a movimenti che già pre-esistevano, ma che sono sbocciati in seguito, per cui è potuto nascere un fenomeno come Ivan Lo Bello, ad esempio. In Calabria lo Stato sta facendo uno sforzo notevole. Certo anche a Reggio Calabria esistono dei problemi di organico nella magistratura, ma vorrei sottolineare la qualità dei professionisti inviati qui».
Ognuno dunque, è chiamato a fare la sua parte e Pignatone dopo aver lodato il lavoro di investigatori e magistratura giudicante, ha ribadito l’importanza dei collaboratori di giustizia, perché consentono agli inquirenti di cogliere il ragionamento mafioso e perché dimostrano, al di là delle rivelazioni, che cambiare si può. Ma il vero filo conduttore della discussione è quello della zona grigia. Pignatone cita due casi esemplificativi che rendono l’idea di quanto sia ampio il cono d’ombra. Il primo sono le elezioni che si svolsero a Marina di Gioiosa Jonica. In campo c’erano due liste che facevano praticamente capo alle due famiglie mafiose. Dalle intercettazioni è venuto fuori che le etichette politiche c’entravano poco o nulla. Dai discorsi intercettati, risultò evidente che il problema era che se vinceva X gli appalti, la gestione di risorse, i servizi sarebbero finiti ad una serie di ditte; se vinceva Y questo fiume di denaro sarebbe andato ad un’altra serie di ditte.
Ma il caso più clamoroso è forse la controversa figura di Giovanni Zumbo, commercialista reggino, proveniente da un’ottima famiglia della città, a cui lo Stato aveva anche affidato la gestione di beni sequestrati ai mafiosi e con agganci in apparati dello Stato. La classica persona al di sopra di ogni sospetto. Nel corso delle indagini, però, si è scoperto che Zumbo approfittava dei contatti con gli apparati dello Stato per passare al boss notizie su blitz e arresti e che soprattutto per dieci anni ha fatto da prestanome ad un noto boss reggino, per conto del quale deteneva quote della Multiservizi società mista del Comune di Reggio Calabria. «Controllare questa società - ha detto Pignatone - significava controllo sulle strade, accesso agli uffici comunali, a quelli della Procura, distribuire posti di lavoro».
Pignatone sa che toccare la zona grigia è pericoloso, e che spesso le inchieste sono accompagnate dalle polemiche, ma non se ne cura perché a lui interessano solo i processi. E’ sicuramente difficile sorprendere un colletto bianco che commette un reato perchè le loro condotte sono lecite finchè non diventano penali e finalizzate a favorire un’organizzazione criminale. Arrivare al secondo livello, quindi, come pure si è fatto a Reggio, significa avere in mano prove che possono reggere in dibattimento. Alla domanda sulla massoneria e il suo ruolo nella ‘ndrangheta, Pignatone dice che in diverse indagini sono emersi soggetti iscritti a logge, ma questo è un dato giuridicamente neutro. Quel che è certo è che le indagini «non si fanno per finire sui giornali, ma per arrivare a condanne nel processo».
* IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, 17.01.2012
Caro Emiliano
San Giovanni in Fiore sta vivendo una delle pagine più brutte della sua storia. La stupida divisione personalistica della classe dirigente ( un complimento ? ) sta coinvolgendo i residenti trasformati in tifosi. un minestrone sociale insipido fatto di operai e precari in lotta senza coscienza di classe e strattonati a destra e a sinistra, frequentatori del web pronti ad offendersi e a sparare cazzate, il legame contorto con politici di livello regionale e nazionale che "inzuppano il pane" nella crisi di San Giovanni in Fiore... Mi dispiace caro Emiliano che questa volta la tua visione delle cose, dello status quo e del che fare, risenta troppo della tua condizione di "emigrato", del fatto di non vivere il quotidiano degrado sociale-economico-politico che la nostra città. E’ normale caro Emiliano che tu non riesca ad accorgerti di tutto questo, e da nichilista quale tu sei ( perchè lo sei ancora o è finita la visione debolista e vattimiana del mondo? ) stai osservando San Giovanni in Fiore da un punto di vista troppo ideale e metafisico. Ti invito fraternamente a ritornare ad una visione ontologica della città: guardare quindi alla San Giovanni in Fiore in quanto tale. Per far questo bisogna per forza tener conto del vissuto quotidiano, elementare e giornaliero. la giusta comprensione dello stato di cose presenti, potrà permettere un superamento dello stato di cose. Caro emiliano, sono convinto che la giusta analisi dul Sud, dell’entroterra meridionale, della povertà economica e morale che pervade alcune zone del mezzogiorno, possano darla intellettuali impegnati che scelgono di vivere nel Sud, il proprio quotidiano impegno politico e sociale.
Con affetto Francesco
Caro Direttore
Un intervento saggio e lungimirante - rispetto al passato e rispetto al futuro, sul piano sia locale sia globale.
Da lontano ho visto brillare di grande luce le figure dello Stemma del tuo Comune - e dell’Italia, anche!
Tutto il mio apprezzamento per Te e tutta la mia personale solidarietà al Sindaco Barile e ai cittadini e alle cittadine di San Giovanni in Fiore.
Che San Giovanni in Fiore viva - che tutta l’Italia viva!
M. saluti,
Federico La Sala
CONSIGLI SUI DISCORSI Oratore ‥‥‥‥ (Nome e cognome) Note: P - Prepàrati su questo M - Migliorato B - Buono Data Discorso n. Materiale informativo (21)* Chiaro, comprensibile (21) Introduzione che suscita interesse (22) Introduzione appropriata al tema (22) Introduzione della giusta durata (22) Volume (23) Pause (23) Uditorio incoraggiato a usare la Bibbia (24) Scritture dovutamente introdotte (24) Scritture lette con enfasi (25) Chiara applicazione delle scritture (25) Ripetizione usata per dare enfasi (26) Gesti (26) Messo in risalto il tema (27) Punti principali messi in risalto (27) Contatto con l’uditorio, uso di note (28) Uso dello schema (28) Osservazioni: ‥‥‥‥‥‥ ‥‥‥‥‥‥‥‥ ‥‥‥‥‥‥‥‥ * Ogni numero fra parentesi si riferisce allo studio del Manuale per la Scuola di Ministero Teocratico che considera la qualità oratoria indicata. S-48-I Stampato da: Testimoni di Geova - Via della Bufalotta 1281, Roma Data Discorso n. Scorrevolezza (29) Qualità di conversazione (29) Pronuncia (29) Coerenza mediante collegamenti (30) Svolto con logica e coerenza (30) Argomento convincente (31) Uditorio aiutato a ragionare (31) Enfasi orale (32) Modulazione (32) Entusiasmo (33) Calore, sentimento (33) Illustrazioni adatte al materiale (34) Illustrazioni adatte all’uditorio (34) Materiale adeguato al ministero di campo (35) Conclusione appropriata, efficace (36) Giusta durata della conclusione (36) Calcolo del tempo (36) Fiducia ed equilibrio (37) Aspetto personale (37) NOTA: Per ciascun discorso il consigliere darà consigli specifici, senza seguire necessariamente il suddetto ordine, ma concentrandosi sugli aspetti in cui lo studente ha bisogno di migliorare. Gli spazi vuoti del foglietto si possono usare per dare consigli agli studenti su punti non elencati, come accuratezza nelle affermazioni, articolazione, portamento, scelta di parole, grammatica, manierismi, attinenza al soggetto, metodi d’insegnamento e qualità della voce, quando ne sorga la necessità. Quando lo studente ha finito di lavorare su un punto, il consigliere dovrebbe cerchiare la casella del prossimo punto da considerare. Il numero dello studio che tratta quel punto va indicato sul successivo foglietto “Discorso della Scuola di Ministero Teocratico” (S-89-I). [Prospetto alle pagine 106 e 107] SOMMARIO DELLE QUALITÀ ORATORIE Materiale informativo (21) Materiale specifico Informativo per il vostro uditorio Materiale di valore pratico Accuratezza nelle affermazioni Altro materiale chiarificatore Chiaro, comprensibile (21) Dichiarazioni semplici Spiegare i termini non comuni Non troppo materiale Introduzione che suscita interesse (22) Introduzione appropriata al tema (22) Introduzione della giusta durata (22) Volume (23) Abbastanza forte da essere uditi senza sforzo Volume secondo le circostanze Volume appropriato all’argomento Pause (23) Pause per rispettare la punteggiatura Pause quando cambia il pensiero Pause per dare enfasi Pause quando le circostanze lo richiedono Uditorio incoraggiato a usare la Bibbia (24) Con suggerimenti Dando il tempo di trovare il versetto Scritture dovutamente introdotte (24) Suscitare attesa per le scritture Richiamare l’attenzione sulla ragione per cui si usa il versetto Scritture lette con enfasi (25) Accentuare le parole giuste Usare il giusto metodo di dare enfasi Versetti letti dal padrone di casa Chiara applicazione delle scritture (25) Isolare le parole da applicare Far capire il punto introduttivo Ripetizione usata per dare enfasi (26) Ripetizione dei punti principali Ripetizione di punti incompresi Gesti (26) Gesti descrittivi Gesti enfatici Messo in risalto il tema (27) Tema appropriato Ripetere le parole o l’idea del tema Punti principali messi in risalto (27) Non troppi punti principali Idee principali svolte separatamente I punti secondari fanno risaltare le idee principali Contatto con l’uditorio, uso di note (28) Contatto visivo con l’uditorio Contatto con l’uditorio mediante il discorso diretto Uso dello schema (28) Scorrevolezza (29) Qualità di conversazione (29) Usare espressioni da conversazione Dizione come in una conversazione Pronuncia (29) Coerenza mediante collegamenti (30) Uso di espressioni transitorie Coerenza adeguata al vostro uditorio Svolto con logica e coerenza (30) Materiale in ordine ragionevole Usare solo materiale attinente al soggetto Non omettere nessuna idea principale Argomento convincente (31) Porre il fondamento Dare prove valide Riassunto efficace Uditorio aiutato a ragionare (31) Mantenere una base comune Adeguato svolgimento dei punti Applicazione fatta per l’uditorio Enfasi orale (32) Accentuare le parole espressive nei periodi Dare risalto alle idee principali del discorso Modulazione (32) Varietà di vigore Varietà di andatura Varietà di tono Modulazione adatta al pensiero o all’emozione Entusiasmo (33) Entusiasmo mostrato con dizione animata Entusiasmo appropriato al soggetto Calore, sentimento (33) Il calore è mostrato dalle espressioni facciali Calore e sentimento si manifestano con il tono della voce Calore e sentimento appropriati al soggetto Illustrazioni adatte al materiale (34) Semplici Chiara applicazione Punti importanti messi in risalto Illustrazioni adatte all’uditorio (34) Tratte da situazioni note Usare buon gusto Materiale adeguato al ministero di campo (35) Espressioni rese comprensibili al pubblico Scelta di punti appropriati Messo in risalto il valore pratico degli argomenti Conclusione appropriata, efficace (36) Conclusione in diretta relazione col tema del discorso La conclusione mostra agli ascoltatori cosa fare Giusta durata della conclusione (36) Calcolo del tempo (36) Fiducia ed equilibrio (37) Equilibrio manifesto nel portamento fisico Equilibrio mostrato mediante la voce controllata Aspetto personale (37) Abbigliamento e acconciatura appropriati Corretta posizione del corpo Ordine Nessuna inadeguata espressione facciale.
Queste qualita’...Le insegno; Per il fatto che gia’ da piu’ di 40 anni...io stesso le pratico ogni giorno!
Quindi il mio giudizio....Come Biagio e’ Ben fatto...Comunque Emiliano se! leggi tutto son certo che vedrai dove potresti migliorare...Come del resto ognuno che parla in publico. Saluti dall’Emigrato Integrato che! Tramite la voce di Fiore mi sto educando! Sperando un giono che esca dalla categoria....ORFANO LETTERATO! essendo stato sparato (Emigrato) con l’intento di sparire!
Intimidazione. San Giovanni in Fiore si stringe attorno a Barile
La solidarietà e vicinanza al sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile, vittima di una serie di intimidazioni, è stata espressa nel corso del Consiglio comunale svoltosi ieri sera *
Il consiglio comunale di San Giovanni in Fiore (Cs) ha espresso solidarietà e vicinanza al primo cittadino Antonio Barile, che negli ultimi tempi è stato vittima di numerose intimidazioni. Ai lavori dell’assise consiliare hanno partecipato numerose persone, rappresentanti istituzionali ed esponenti delle forze dell’ordine.
Nel corso degli interventi alcuni sindaci della zona hanno espresso il loro rammarico per le intimidazioni subite da Barile e al termine del Consiglio è stato votato un documento in cui si esprime vicinanza al primo cittadino e lo si invita ad andare avanti con la sua azione amministrativa: «Chiunque sia stato a compiere questi atti - ha detto Barile - sappia che ho ancora molta forza per andare avanti. Ma questo non ci deve portare a sminuire gli episodi che sono accaduti».
Barile è stato vittima di una serie di minacce attraverso scritte lasciate sui muri. Nelle settimane scorse, inoltre, è stata anche manomessa la sua automobile. A causa delle ripetute intimidazioni che si sono verificate il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, ha disposto l’intensificazione dei controlli nel territorio di San Giovanni in Fiore.
Per la prima volta il Polifunzionale cittadino ha ospitato l’assise comunale con la presenza di tutti i consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione, i rappresentati delle associazioni, della chiesa locale con mons. Arnone, i parroci delle parrocchie, la stampa locale. Presente anche il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole e il presidente della fondazione Field, Mimmo Barile.
Telegrammi sono giunti dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, dal presidente della Provincia Mario Oliverio, da Mario Caligiuri di Idv anche a nome di tutto il gruppo consiliare alla provincia, di Salvatore Perugini, dei dipendenti comunali, delle rappresentanti sindacali aziendali, del segretario Ugl, del sindaco di Locri.
Prima ancora tutta l’assemblea ha dedicato un minuto di silenzio e un lunghissimo applauso ai cinque ragazzi, scomparsi nella notte di Natale, su iniziativa del presidente del consiglio comunale, Luigi Astorino, che ha ricordato che l’amministrazione comunale dedicherà una piazza ai cinque.
* IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, 14.01.2012