FIAMME GIALLE. IL GENERALE SPECIALE, PER LA SUA RIMOZIONE CHIEDE CINQUE MILIONI DI EURO

venerdì 20 luglio 2007.


-  Il generale chiede di sospendere e annullare il decreto che lo ha rimosso
-  Il documento sarà formalmente depositato nei prossimi giorni

-  Gdf, Speciale ricorre al Tar del Lazio
-  Chiesto un risarcimento di 5 milioni
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ROMA - Il generale Roberto Speciale presenterà un ricorso al Tar del Lazio con cui chiede di sospendere e annullare il decreto che ha stabilito la sua rimozione dalle funzioni di comandante generale della Guardia di finanza.

L’ex capo delle Fiamme Gialle chiede "alle amministrazioni responsabili" come risarcimento per la sua rimozione una cifra pari a cinque milioni di euro.

Nel ricorso si definisce il provvedimento di rimozione "lesivo non tanto e non solo dal punto di vista economico-professionale quanto, irreparabilmente, sotto l’aspetto dell’immagine, della dignità e della onorabilità professionale". Per il documento inoltre lo scopo della sostituzione del generale Speciale era "l’azzeramento totale di quel vertice della Guardia di finanza che era costato la perdita delle deleghe al viceministro" Vincenzo Visco.

La richiesta, redatta dagli avvocati Filippo Satta, Gianluca Esposito e Anna Romano, sarà formalmente depositata nei prossimi giorni al Tar mentre è già in corso di notifica alle autorità chiamate in causa da Speciale, ovvero presidenza del Consiglio dei ministri, Consiglio dei ministri, il ministero dell’Economia e il ministero della Difesa.

* la Repubblica, 20 luglio 2007


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